Editoriali / Lecco città
Giovedì 06 Febbraio 2014
Lecchesi più squattrinati di tutti
Ma alla tecnologia non si rinuncia
L’osservatorio di Findomestic Banca ha scattato una fotografia impietosa sui consumi in Lombardia. La nostra provincia, che ha un reddito medio più basso della media nazionale, è messa male: giù consumi di auto e moto. Elettrodomestici e informatica vanno meglio
Le disponibilità economiche dei lecchesi sono inferiori a quelle medie del Paese e, di conseguenza, i consumi continuano a contrarsi. Uniche eccezioni, l’information technology e – riflesso della ridotta possibilità di spesa – il mercato delle auto usate.
E’ una fotografia impietosa, quella interamente basata sui numeri proposta dalla ventesima edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Lombardia, che ha messo in luce una volta di più le difficoltà che vivono le famiglie italiane, lecchesi comprese.
Il primo dato messo in evidenza è legato al reddito medio disponibile pro capite: Milano spicca, a livello regionale, con i suoi 27.806 euro, ben più alto della media nazionale, che si ferma a 17.952 euro. La media lecchese inferiore anche a quest’ultima, con i suoi 16.753 euro, frutto della contrazione continua che ha fatto diminuire in modo consistente il contenuto dei portafogli. Peggio del nostro territorio stanno solo Brescia (16.595 euro), Bergamo (16.534), Como (15.829) e Lodi (14.430), contro una media regionale di 21.283 euro.
Va da sé che i consumi, in questa situazione, non possano volare. Tra i comparti più colpiti, come noto, quello delle auto nuove, a picco ormai da anni. A Lecco, le immatricolazioni sono calate sensibilmente dal 2011 (10.520) allo scorso anno (7.354): -30% in due anni, anche se il parco circolante è aumentato tra il 2012 (181.338) e il 2013 (182.057). Lo si deve ovviamente al ricorso alle auto usate, scelta fatta da un numero sempre maggiore di famiglie, considerato che le vendite sono salite a 12.398 l’anno passato dalle 12.186 dell’anno precedente.
Crolla, letteralmente, il mercato delle moto: le vendite, secondo le cifre analizzate da Findomestic, sono scese dalle 2.018 unità del 2011 alle 1.115 del 2013, quasi dimezzate.
Quello di cui i lecchesi non possono fare a meno, comunque, sono gli elettrodomestici, grandi e piccoli: una riduzione dei consumi c’è stata anche in questo settore, ma dai 27 milioni di euro spesi complessivamente nel 2011 ci si è assestati sui 26 milioni dei due anni seguenti, con una spesa per famiglia pari a 179 euro, la seconda in Regione (dopo Sondrio, con 180).
Chiude in attivo il 2013, invece, l’information technology, alla quale le famiglie lecchesi non rinunciano, così come quelle del resto del Paese.
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