Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 07 Agosto 2019
Le stelle cadenti osservate speciali a San Bernardo
Ponte in Valtellina, è in programma la sera del 10 agosto l’iniziativa dell’Associazione astrofili valtellinesi. Conferenza a partire dalle 21 e poi tutti col naso all’insù.
Quest’anno all’Osservatorio Astronomico “Giuseppe Piazzi”, in località san Bernardo di Ponte, è già tutto pronto per assistere allo spettacolo che il cielo ogni anno offre a coloro che hanno molti desideri da esprimere.
Le stelle cadenti ferragostane sono lo sciame meteorico più osservato in assoluto, fra i quasi duecento catalogati, complice soprattutto il clima favorevole per trascorrere la notte all’aperto. L’Associazione Astrofili Valtellinesi, nella nottata di sabato 10 agosto, tenuto conto dell’approssimarsi del picco massimo di visibilità delle spettacolari meteore, ha organizzato una osservazione pubblica guidata dai soci esperti. Le cosiddette lacrime di san Lorenzo, prendono il nome dall’omonimo santo che fu martirizzato a Roma nel 258 d.C., dopo che il 10 agosto fu arso vivo su una graticola e proprio quella sera vi fu una pioggia di stelle cadenti. Lo sciame meteorico delle Perseidi è abbastanza regolare, con un picco sempre di sicura spettacolarità di 90-100 meteore/ora, a cui talvolta si annovera la presenza di scie in cielo di colore verde, dovute all’ossigeno ionizzato prodotto dalle stelle cadenti particolarmente veloci.
Quest’anno il picco massimo previsto è incentrato intorno alle ultime ore della notte fra il 12 e il 13 agosto, tuttavia non è da escludere che vi siano variazioni, come spesso è accaduto in passato. Pertanto gli organizzatori, considerando anche la presenza della Luna in cielo che disturba le osservazioni a mano a mano che la sua fase aumenta, hanno preferito anticipare la manifestazione sapendo che comunque le Perseidi cominciano sempre a fare bella mostra nei cieli estivi a partire dagli ultimi giorni di luglio e fino alla terza settimana del mese di agosto.
Le meteore di Ferragosto sembrano scaturire tutte dallo stesso punto della volta celeste, denominato radiante, individuato prospetticamente all’interno della costellazione del Perseo.
Alle nostre latitudini e per effetto degli onnipresenti rilievi orografici, Perseo è visibile ormai a notte fatta verso l’orizzonte nord-orientale, meglio ancora nella seconda parte della notte o poco prima dell’alba, quando il radiante è alto in cielo. Quest’anno il disturbo lunare vincola l’osservazione da luoghi montani, ancor più che in altre occasioni, dove la trasparenza del cielo è maggiore e vi è la possibilità di godere di un cielo scuro e poco inquinato dalle luci cittadine. L’Associazione Astrofili Valtellinesi, non a caso, ha scelto per la manifestazione la sede dell’Osservatorio Astronomico a oltre 1.200 metri di quota, anche se l’osservazione andrà compiuta rigorosamente a occhio nudo per abbracciare una porzione di cielo molto vasta e accrescere la probabilità di vedere le meteore.
Gli organizzatori non hanno lasciato nulla al caso: anche in caso di copertura nuvolosa si terrà ugualmente la manifestazione con una conferenza che avrà inizio alle 21, riguardante le meteore e i meteoriti, nonché la ricerca degli stessi e il contributo scientifico che può essere fornito anche dai non professionisti in questo campo specifico dell’astronomia. Nel corso della conferenza il relatore, con la collaborazione di un socio esperto, mostrerà la tecnica nota come radio meteor scatter utilizzata per la registrazione delle meteore anche durante il giorno e in caso di condizioni meteorologiche avverse.
Una conferenza, di più breve durata, si terrà comunque in apertura di serata con funzione propedeutica allo scenario che i visitatori potranno ammirare.
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