Cronaca / Lecco città
Lunedì 18 Gennaio 2016
Le sale pubbliche?
Ci sono, ma sulla carta
«Ora però si cambia»
Lecco, l’auditorium di via Foscolo non ha ancora i requisiti per essere utilizzato. L’assessore: «L’affidiamo a un’associazione che lo completerà»
Sale pubbliche: dove eravamo rimasti? A distanza di almeno quattro anni dalle ultime delibere del consiglio comunale che definivano l’utilizzo degli spazi, quando la richiesta di sale pubbliche si fa sempre più pressante da parte dei cittadini, viene spontaneo chiedersi: che fine hanno fatto gli spazi pubblici esistenti che non sono ancora disponibili? Che cosa manca perchè la città ne possa fare uso?
E la risposta è sconfortante: quel che sembrava cosa fatta in realtà è lontana dall’essere conclusa, si scopre che in tutti questi anni in mancanza di mezzi per sistemarle alcune sale sono usufruibili solo sulla carta.
Il caso più eclatante è quello dell’auditorium di via Foscolo, una sala con posti a sedere che secondo la convenzione stipulata dall’ex sindaco Lorenzo Bodega nel comparto ex Sae avrebbe dovuto fungere da sala per concerti ceduta alla città come standard. Peccato però che come è successo anche per un’altra sala pubblica ceduta come standard (quella nell’ex Oasa che doveva diventare museo di archeologia industriale) non è mai stata realmente terminata e le mancano i requisiti minimi per essere utilizzabile. E così la sala viene utilizzata solo da alcune associazioni che occupano gli spazi al piano interrato con buona pace del regolamento approvato in consiglio comunale che stabiliva persino il canone d’affitto.
«Ma ora siamo a una svolta - assicura l’assessore al patrimonio Corrado Valsecchi - con il sindaco e l’assessore Simona Piazza ci stiamo orientando verso l’affidamento in concessione della struttura a un’associazione culturale che a fronte di un canone d’affitto abbattuto si farà carico di completare la struttura e di apportare le migliorie necessarie per poterla utilizzare e gestire in autonomia. Dobbiamo verificare che gli oneri d’affitto e le spese condominiali siano compatibili con l’ingresso di soggetti privati ma ci auguriamo di risolvere la questione nel giro di qualche mese. Finalmente».
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