Cronaca / Circondario
Domenica 05 Luglio 2015
«Le Poste chiuderanno a Sala al Barro?
Io, vicesindaco chiudo il conto corrente»
Galbiate, Daniele Gasperini non ci sta anzi invita gli altri correntisti a imitarlo
«Non è così che si agisce e a questo punto riducendo la presenza rinunceranno ai clienti»
Addio all’ufficio postale di Sala al Barro: con le ultime iniziative, in atto da parte delle istituzioni, si sparano le restanti cartucce, nell’ormai estremo tentativo di scongiurare la chiusura.
Tra le armi che il Comune sfodera, c’è ora anche quella dello «sciopero degli utenti»; il vicesindaco, Daniele Gasperini, annuncia: «Chiuderò il mio conto corrente, in quanto finora utente di Poste italiane, attualmente profondamente insoddisfatto e, anzi, offeso dal comportamento tenuto dalla società, verso i cittadini oltre che il Comune».
«Sicuramente, è diritto di tutti i galbiatesi, e in particolare dei residenti di Sala al Barro – rimarca l’assessore - fare altrettanto: se le Poste persisteranno nella decisione, che sembra definitiva, di chiudere il servizio, ritirino a propria volta dalle Poste i risparmi – esorta Gasperini – Anzitutto, questo potrebbe essere un estremo, decisivo segnale della volontà della clientela che, in quanto tale, ha dei diritti e la voce in capitolo riconosciuta di norma ai consumatori; peraltro, se lo sportello di Sala viene chiuso, nella frazione verrà meno il servizio e la perdita dei clienti è la logica, giusta conseguenza per chi ridimensiona le filiali e quindi la propria presenza sul territorio. Se Poste italiane compie le proprie scelte – ribadisce Gasperini - come minimo, anche gli utenti facciano altrettanto».
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