Gent.mo direttore,
sono colpita dal silenzio unanime che ha accompagnato l'inizio del secondo lotto di lavori per le paratìe, nel mio amato quartiere di Sant'Agostino. La televisione locale ne ha dato notizia in breve, al positivo. La notizia non ha più l'onore non dico della della prima pagina, ma neppure della prima pagina di cronaca cittadina.
Anche su "La Provincia" odierna (8 aprile) è infatti stata relegata a pagina 20, racchiusa in un micro-trafiletto fotografico: ben sei centimetri per dodici...!
Il mio disgusto cresce sempre più ed è inversamente proporzionale all'indifferenza complice che da parte di tutti circonda la vicenda.
Causa interessi supremi, (o causa assenza di interessi elettorali?), l'attenzione ed il clamore sin qui riservato appare svanito come neve al sole. Come nella precedente occasione, solo vaghe informazioni accompagnano l'inizio dei lavori. Siamo forse pronti a ripetere il precedente errore, causato proprio dal disinteresse generale?
Teniamo invece sempre desta e viva l'attenzione, poichè (come abbiamo imparato a nostre spese), è essenziale ed indispensabile.
Luciana Bianchi
Como
Gentile signora Luciana,
ma quale indifferenza complice? Non ci tocchi il muro e la battaglia fatta per abbatterlo, nella quale il giornale è sempre stato in prima fila. Anzi, in quell'occasione abbiamo avuto un ruolo di collante cittadino del quale andiamo orgogliosi. Poi abbiamo lanciato l'allarme per il secondo muro; la palizzata che rischiava di oscurare il lago da Sant'Agostino. E il sindaco Bruni, a seguito della nostra campagna, ha deciso di non innalzarla. Ieri abbiamo pubblicato mezza pagina sull'indignazione e sui disagi del quartiere, oggi un'altra mezza (altro che trafiletto). E nei prossimi giorni continueremo a monitorare la situazione, com'è nello stile della casa.
Non è nostra abitudine essere indifferenti su nulla. Soprattutto sui problemi delle nostre città e del nostro territorio. La nostra benedetta petulanza professionale è proprio uno dei motivi per i quali non siamo propriamente amati dentro il Palazzo. Cara signora Luciana, lei ha misurato lo spazio dedicato al problema solo in centimetri. Le prometto che fra qualche giorno non le basterà il metro.
Giorgio Gandola
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