Cronaca / Valchiavenna
Domenica 02 Ottobre 2016
Le campane suonano mezz’ora dopo
E ora in paese si scatena la protesta
L’Ave Maria del mattino viene intonata alle 7,30 dopo le lamentele di alcuni residenti. Ma molti non condividono la scelta: «Fanno parte della chiesa e della nostra tradizione».
Campane posticipate di mezz’ora e a Gordona si scatena il putiferio. Non è andata giù a molti la decisione del parroco di spostare dalle 7 alle 7,30 del mattino il suono delle campane della chiesa che da anni a quell’ora intonano l’Ave Maria. Tutto parte, a quanto pare, dalle proteste di alcuni cittadini residenti nei pressi del luogo di culto. Cittadini che, evidentemente, gradivano poco la sveglia. Le campane si sentono e, soprattutto durante l’estate con le finestre aperte, a questi gordonesi evidentemente davano fastidio.
Da qui la richiesta al parroco don Enea Svanella di spostare la scampanata. Un appello, peraltro, fondato dalle norme che la stessa curia si è data e ha dato ai parroci. Una circolare del 2003, allora vescovo era monsignor Alessandro Maggiolini,infatti, disciplina la materia. Il suono delle campane è consentito nei giorni feriali dalle 7,30 alle 21. La stessa norma indica come l’intensità del suono deve essere regolata tenendo conto del contesto ambientale in cui l’edificio è inserito in modo tale che rispondano alla funzione di segno, percepibile dai fedeli, senza essere fonte di grave disturbo. Vicenda chiusa, quindi? Nemmeno per idea. Nonostante la questione non sia certo vitale per le sorti di Gordona e dei suoi abitanti, molti non l’hanno presa bene.
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