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Venerdì 07 Giugno 2013
L'azienda che non può crescere
In Provincia la questione Tovo
Primo passo concreto, forse, per risolvere la questione dell'Haemopharm di Tovo, l'azienda che vuole ampliarsi, raddoppiando lo stabilimento in loco, ma è rimasta invischiata nelle sabbie mobili della burocrazia, del palleggio di responsabilità fra gli enti
L'attesa di oltre un mese dalla richiesta aveva francamente spazientito azienda e sindacati. Proprio mentre la pazienza stava per finire è stato fissato l'incontro tanto atteso. In un momento di profonda crisi come quello attuale trovare un'azienda pronta ad assumere è autentico oro colato. Perdere del tempo prezioso per affrontare questi argomenti era ritenuto estremamente grave dalle parti sindacali. Ovviamente le assunzioni possono esserci solo con l'ampliamento. Proprio le difficoltà nel riuscire a sviluppare la propria azienda avevano spinto un mese e mezzo fa l'imprenditore Paolo Gobbi Frattini, titolare dell'azienda farmaceutica Haemopharm Healtcare, ad uscire allo scoperto, denunciando pubblicamente tutte le difficoltà che incontra per poter creare il nuovo stabilimento.
Gobbi Frattini aveva denunciato la miopia del Pgt del Comune di Tovo che non avrebbe tenuto conto del progetto di espansione della sua azienda. Nel caso di ampliamento l'Haemopharm andrebbe a raddoppiare il personale portandolo da 50 a 100 unità. Davanti a tante difficoltà l'imprenditore aveva minacciato il trasloco all'estero.
Alle accuse di Gobbi Frattini aveva replicato per le rime il sindaco di Tovo, Giambattista Pruneri. Il primo cittadino aveva accusato l'imprenditore di non aver mai presentato qualcosa di scritto, un progetto concreto, limitandosi esclusivamente a richieste verbali.
Tre incontri fra azienda e amministrazione comunale, avvenuti prima dello sfogo di Gobbi, non erano serviti per raggiungere un'intesa. L'ultimo summit era avvenuto nel municipio di Tovo il mese di marzo con la presenza anche dei tecnici dell'azienda. Il Comune l'area in questione l'ha inserita nella zona artigianale e quindi pensa di aver dato un segnale ben preciso sulla volontà di ospitare l'ampliamento. Secondo il sindaco è impensabile che sia Comune di Tovo fare un Pit (piano di intervento produttivo) ed espropriare i terreni ai privati, visto che non ha i soldi.
L'acquisti dei terreni dai privati sarebbe compito diretto di Gobbi Frattini. Già da novembre con la prima Vas era chiaro lo sviluppo della zona artigianale. Da quel momento secondo Pruneri l'Haemopharm avrebbe potuto muoversi. Il Comune aveva pure dato la disponibilità a realizzare una strada di penetrazione in quell'area in maniera di aumentare i lotti. La zona è già dotata dei servizi (acque, fogne) e c'è una strada che la congiunge con lo svincolo di Vervio. Venerdì le parti potranno fare un ulteriore passo avanti verso una soluzione positiva auspicata da tutti.
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