Nell’autunno del 2008, sotto i riflettori del Mondial de l’Automobile di Parigi, sembrava che la Pininfarina B0 avesse tutte le carte in regola per ottenere un immediato successo tra le city-car elettriche: una linea moderna ed elegante, lontana dagli eccessi stilistici di altre concept ecologiche, batterie hi-tech del gruppo Bolloré, leader mondiale nella produzione di componenti per condensatori, e uno stabilimento pronto a immettere i primi esemplari sul mercato alla fine del 2009.
Le difficoltà finanziarie della carrozzeria torinese avevano poi messo una seria ipoteca sull’accordo tra Pininfarina e la società franco-canadese, al punto che alcune indiscrezioni parlavano di trattative in corso tra la Bolloré e il gruppo PSA. A fare chiarezza è intervenuto recentemente lo stesso Vincent Bolloré, annunciando che la Bluecar (nome iniziale del progetto) arriverà a giugno, forte delle oltre 6.600 prenotazioni finora raccolte.
Prima di avviare la vendita diretta, la joint-venture italo-francese proporrà la Bluecar con una formula di noleggio a 330 euro al mese: l’auto elettrica sarà assemblata nello stabilimento torinese di Pininfarina e verrà consegnata in Germania, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Italia e Svizzera.
Il modello di serie, identico alla concept B0 vista a Parigi e Ginevra, avrà una carrozzeria a quattro porte di dimensioni compatte (lunga 3,65 metri, larga 1,72 m e alta 1,60 m) e un motore elettrico da 50 kW. Le batterie ai polimeri di litio sviluppate dalla Bolloré sono all’avanguardia: hanno una capacità cinque volte superiore rispetto ai tradizionali accumulatori e, in confronto alle batterie agli ioni di litio, presentano un minore rischio di surriscaldamento.
Installate sotto il pianale, pesano 300 kg e forniscono 30 kWh; si ricaricano in poche ore da una presa domestica, non richiedono manutenzione e hanno una durata stimata in circa 200.000 km. Grazie al sistema di recupero di energia in frenata, che si avvale di supercondensatori prodotti da Bolloré, si possono percorrere 250 km (contro i 160 km in media delle concept concorrenti). I dispositivi elettrici di bordo sono invece alimentati dai pannelli fotovoltaici sul tetto.
La Bluecar accelera da 0 a 100 km/h in 6"3, raggiunge una punta di 130 km/h e si muove nel più completo silenzio: per avvisare «gentilmente» i pedoni, in aggiunta al clacson è stato aggiunto un segnale acustico «soft sound».
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