Cronaca / Lecco città
Domenica 12 Marzo 2017
«L’aumento dell’aliquota Iva
frenerebbe l’artigianato»
Per Daniele Riva sarebbe «un’iniziativa inopportuna e una smentita dell’impegno assunto»
«L’aumento dell’Iva, soprattutto per ciò che riguarda l’aliquota del 10% va a colpire seriamente le nostre attività ed è senza dubbio un’iniziativa inopportuna». Per Daniele Riva (presidente di Confartigianato Lecco) l’ipotesi di aumento dell’Iva sarebbe «la smentita da parte del Governo di una promessa non mantenuta, visto che questo Governo, figlio del precedente, si era impegnato a non alzare l’aliquota».
Più che sull’applicazione delle clausole di salvaguardia, dunque, per Riva si dovrebbe mettere in campo un’altra promessa non attuata, «quella dei tagli agli sprechi, che non abbiamo visto». Sulle ipotesi di riduzione del cuneo fiscale sui futuri assunti col contratto a tutele crescenti Riva sottolinea che «nel lavoro e nelle assunzioni c’è un’inversione rispetto all’anno scorso, quando le agevolazioni fiscali avevano permesso alle nostre aziende artigiane di ricostituire la forza lavoro persa con la crisi. La situazione resta ancora difficile e non è detto che si torni ad assumere nella stessa misura. Il punto - conclude - è che prevale il solito metodo di gestione dell’emergenza, non si è fatto nulla per inserire iniziative strutturali che aiutino le aziende a programmare lavoro e assunzioni».
Posizione simile in Cna Lecco: «L’Iva al 4% e al 10% - afferma la presidente Giovanna Picariello - ha permesso a tante nostre aziende di lavorare in questi anni difficili, soprattutto nel settore delle ristrutturazioni edili. Queste aliquote per i clienti sono un buon incentivo per realizzare (e, sottolineo, per realizzare in modo fiscalmente regolare) i lavori. L’aumento dell’Iva frenerà le attività».
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