Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 15 Luglio 2016
L’asilo non è pronto, il Comune di Talamona convoca subito la conferenza
Stop al cantiere dell’asilo il trasloco dei piccoli alunni previsto per settembre slitta a data da destinarsi.
La data di consegna dei lavori era fissata per lo scorso 4 giugno, ma non è mai stata rispettata. Per questo motivo il sindaco Fabrizio Trivella ha continuato a chiedere spiegazioni ai responsabili di cantiere. Ma la risposta, ad oggi, non è ancora arrivata. La giunta quindi di fronte a questa battuta d’arresto da un lato si trova costretta a gestire la partita burocratica e tecnica del cantiere ( penali comprese che dovranno esser corrisposte dalla ditta) e dall’altro lato si deve rapportare con l’istituto scolastico, visto che per il prossimo settembre era preventivato il trasferimento della scuola d’infanzia nella nuova struttura.
Così ieri il sindaco ha provveduto a informare ufficialmente la dirigenza della scuola dell’intoppo sul cantiere. «Da qualche settimana avevamo riscontrato un rallentamento dei lavori sul cantiere- conferma, infatti, il sindaco Trivella - nel quale ormai mancano unicamente le finiture. Purtroppo i continui solleciti nei confronti dell’impresa costruttrice, messi in atto dall’amministrazione e dalla direzione lavori, non hanno permesso di sbloccare la situazione». Trivella garantisce di essere in continuo contatto con l’impresa esecutrice (la Staccone Spa di Roma) «dalla quale ci attendiamo risposte che però tardano ad arrivare».
Tenuto conto della portata di questa novità, la giunta Trivella ha convocato una conferenza dei capi gruppo «al fine di informare tutti i gruppi consiliari sulle iniziative che l’amministrazione intende intraprendere per sbloccare la situazione».
I nuovi eventi si riflettono anche sulla richiesta di spazi per la scuola dell’infanzia statale di Talamona sostenuta dai genitori con 559 firme. Famiglie preoccupate per gli spazi stretti nell’istituto che chiedono una sezione in più per gli ottanta scolari iscritti all’asilo. Oggi esistono tre sezioni composte da circa 25/30 bambini, «numeri che non permettono ai nostri bambini di lavorare in ambienti tranquilli, rassicuranti, silenziosi e con la possibilità di essere seguiti anche singolarmente al meglio dall’insegnante», le parole dei genitori.
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