Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 09 Novembre 2013
Lascito alla casa di riposo
Mezzo milione inaspettato
Sergio Quadrio è morto a 78 anni dopo mesi nella residenza - Ha lasciato un vero patrimonio che servirà a ripianare i debiti
La gente di Villa di Tirano vuol bene alla “sua” casa di riposo e alla fondazione Bongioni Lambertenghi onlus. Dopo il sostanzioso lascito Lambertenghi che ha consentito la costruzione della nuova residenza sanitaria per anziani, un altro villasco ha voluto, prossimo alla morte, che il suo patrimonio immobiliare fosse destinato alla rsa.
Sergio Quadrio, scomparso il 22 luglio scorso all’età di 78 anni senza legami di parentela, ha deciso di lasciare il suo patrimonio – stimato in circa 500mila euro – alla fondazione Bongioni Lambertenghi, dove ha trascorso gli ultimi mesi prima di morire.
Si parla di un fabbricato ad uso abitativo con garage e giardino a Villa di Tirano in pieno centro, formato da quattro piani del valore stimato di 350mila euro.
C’è poi una casetta in località Pian Gembro di due piani con terreno e boschi per un valore di 80mila euro. Infine, sparpagliati qua e là nel territorio comunale di Villa, Quadrio ha lasciato altri terreni a Derada, Crisalba, Stavello, su via Argine destro Adda.
In tutto 500mila euro che, se dovessero entrare nelle casse della fondazione, darebbero respiro al debito che la Bongioni Lambertenghi si porta avanti per via della realizzazione della moderna casa di riposo in via Beltramelli.
«Siamo grati a Sergio Quadrio per questo “dono” così importante per la fondazione – dice il presidente Valerio Poletti -. Anche Quadrio è entrato nell’elenco dei grandi benefattori indicati nella lastra di marmo, che sono stati vicini alla casa di riposo».
«Abbiamo deciso di mettere tutto il patrimonio in vendita a partire dai terreni che potrebbero interessare a qualche villasco, ma anche la casa che si trova in una bella posizione centrale e soleggiata».
«La casa è già abitabile al primo piano, al piano terra ci sono sempre state attività come lo studio medico, l’ufficio postale, il calzolaio proprio perché il fabbricato si trova all’incrocio fra via Foppa e via Roma. Per la vendita avremmo potuto fare una trattativa privata, invece abbiamo scelto un’asta pubblica che garantirà una vendita trasparente ed equa. Naturalmente 500mila euro sono un valore virtuale, perché con i tempi che corrono non è garantito di riuscire a trovare acquirenti».
Le offerte per l’asta dovranno essere consegnate entro le 12 del 30 dicembre. Per informazioni o per prendere visione del regolamento d’asta e per ritirare gli allegati per formulare l’offerta, occorre rivolgersi all’ufficio amministrativo della fondazione in via Beltramelli, al numero di telefono 0342/797703, mail [email protected].
© RIPRODUZIONE RISERVATA