Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 20 Ottobre 2017
L’arciprete ai fedeli di Piuro
«Il nuovo parroco entro Natale»
Riunione in parrocchia per fare il punto dopo il trasferimento di don Francesco Crapella.
Transizione fino a Natale, quando arriverà il nuovo parroco. Questa la promessa arrivata martedì sera dalla bocca del vicario foraneo e arciprete di Chiavenna don Andrea Caelli. Le parrocchie di Prosto, Borgonuovo e Santa Croce di Piuro dovranno pazientare ancora un po’ prima di vedere arrivare il sostituto di don Francesco Crapella, parroco a Piuro negli ultimi 12 anni, trasferito dal vescovo all’ospedale di Gravedona.
Di fronte ad una sala dell’oratorio strapiena di fedeli, don Caelli ha spiegato cosa succederà ora, non prima di aver tributato un lungo omaggio alla figura di don Francesco: «Ho saputo del suo trasferimento dopo che lui stesso aveva già accettato. Dico questo anche per mettere a tacere ricostruzioni che ho sentito in queste settimane. Non è stata una scelta mia. Don Francesco ha scelto di obbedire e quando si obbedisce non si sbaglia mai».
Fino all’arrivo del nuovo parroco, che sarà responsabile anche per Villa di Chiavenna da tempo senza una figura di riferimento, si procederà senza scossoni per quanto riguarda le messe e l’attività di catechismo per i ragazzi prossimi a prima comunione e cresima: «Il nuovo parroco – ha spiegato don Caelli – sarà affiancato da un collaboratore, che sarà probabilmente don Aldo Passerini, che attualmente da Chiavenna amministra anche la parrocchia di San Sebastiano a Villa di Chiavenna. Fino a quel momento la figura a cui fare riferimento sarà quella di don Marco Maesani, collaboratore a Chiavenna. Da questo punto di vista la situazione che si andrà a prospettare per Piuro sarà migliorativa, visto che il nuovo parroco sarà affiancato da un collaboratore anche per Prosto, Borgonuovo e Santa Croce. Il nome del nuovo parroco e la data precisa del suo arrivo saranno comunicati dal vicario episcopale in una delle prossime domeniche».
Sul nome, se un nome già c’è, per ora non ci sono né comunicazioni ufficiali da parte di Como né indiscrezioni. Don Caelli ha voluto anche spiegare come la situazione del clero sia nel corso degli anni cambiata radicalmente: «Il percorso che si sta delineando era già noto da due anni, da dopo la visita pastorale del vescovo. Anche don Francesco la conosceva. Da questo punto di vista non ci sono sorprese. Non è più possibile pensare ad un parroco per ogni campanile. La crisi delle nascite si accompagna a quella delle vocazioni. L’ultima ordinazione sacerdotale di un cittadino proveniente da Piuro risale a 11 anni fa, e si è trattato di un prete che poi è andato a operare nelle missioni».
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