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Giovedì 14 Marzo 2013
«Salvare il giudice di pace va bene
Ma quali risorse investiamo?»
I sindaci di Cosio Valtellino, Talamona e il vicesindaco di Morbegno rispondono all'appello lanciato dalla Comunità montana, ammettendo l'esigenza di salvare il servizio destinato a spostarasi a Sondrio, ma pongonendo un problema finanziario
Questo in base ai tagli previsti dal decreto legislativo 156/2012 riguardo alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie, teso al recupero di risorse organiche, economiche e strumentali per garantire una maggiore funzionalità del sistema giudiziario. Visto il futuro incerto del servizio, il presidente della Comunità montana, Alan Vaninetti, in questi giorni ha inviato una lettera ai sindaci del mandamento affinché condividano preoccupazioni e intenzioni dell'ente che prevede di dividere le spese per mantenere il Giudice su territorio.
« A livello teorico l'idea è buona - afferma il sindaco di Cosio Valtellino, Fausta Svanella - bisogna però capire all'atto della suddivisione dei fondi cosa succede. Per capirci: questo mese abbiamo fatto fatica a pagare gli stipendi; abbiamo difficoltà a sostenere servizi condivisi come quelli relativi al settore sociale i cui costi dal 2003 ad oggi sono raddoppiati. Si comprenderà quindi la difficoltà a farsi carico di un'altra quota per questa proposta, pure nella giustezza del principio che la anima».
Il pensiero di Svanella è il medesimo del sindaco di Talamona, Italo Riva che, come la collega, lamenta problemi di cassa comunale e difficoltà a fare quadrare il bilancio, «fra rispetto del patto di stabilità e conti da far tornare risulta davvero difficile pensare ad altre risorse da impegnare. Certo, il servizio è molto importante e ci rendiamo tutti conto delle problematiche che emergerebbero dopo un trasferimento del giudice altrove, mi auguro che il confronto con gli altri enti posso portare a una decisone serena e positiva».
Secondo il vicesindaco di Morbegno, Mauro Monti, la condivisione dei costi sul servizio non può che essere condivisa, «ben venga perché da solo il nostro Comune non può farsi carico di servizi mandamentali. Quando si è presentata l'occasione di condividere insieme dei servizi sostenibili e utili per i cittadini, penso ultimamente alle prestazioni catastali, ci abbiamo sempre messo del nostro e credo che per il Giudice di pace ne valga la pena, lo stabile già c'è, ci auguriamo anche il futuro servizio. Ovviamente poi andranno ponderati gli esborsi per i Comuni e i contributo delle Comunità Montana».
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