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Lunedì 08 Ottobre 2012
«I treni sono invivibili
La colpa è dei politici»
Si è svolta a Roma la prima assemblea nazionale dei comitati dei pendolari, per inviare un messaggio forte e chiaro a Regioni e governo. Il quadro che è emerso dall'incontro è desolante: scarsi investimenti, continui tagli di treni e servizi, gravi carenze nelle pulizie e nella manutenzione. Tradotto: treni sporchi, poco affidabili e poco puntuali. A farne le spese migliaia di pendolari.
Quali sono i problemi e le emergenze che vivete ogni giorno?
Mandateci i vostri racconti
I comitati lanciano l'allarme per una più strenua, ma coordinata, difesa del trasporto ferroviario regionale. Assoutenti, promotrice dell'assemblea nazionale, vuole riunire tutte le associazioni di consumatori in campo, per rivolgersi al governo, alle Regioni e alle Ferrovie. In sostanza, si chiede di ammodernare e potenziare i treni nellegrandi città e nelle aree metropolitane, renderli più capillari integrandoli con gli altri mezzi pubblici (bus, tram, metro). E di rivedere il concetto di "servizio universale", riformulando l'offerta dei treni a lunga percorrenza, specie quelli notturni sull'asse nord-aud, ma anche di quelli interregionali e delle tratte internazionali.
I problemi dei pendolari sono uguali un po' su tutta la rete ferroviaria. In Lombardia i treni sono sporchi, maleodoranti, con pareti imbrattate e bagni inservibili. Per giunta, viaggiano in ritardo per sovraffollamento delle linee e per tagli di infrastrutture. Secondo Luca Cossutti, presidente dei pendolari della Lombardia, dal 1931 a oggi il nodo di Milano ha perso quasi tutte le sue linee di "cintura", che garantivano un migliore smistamento del traffico, alleggerendolo. Oggi c'è solo il Passante, ma se arrivano le imprese private non basterà più, ce ne vuole un secondo.
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