Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 09 Novembre 2015
L’allarme del Bim: «Niente più canoni
dalle nostre centrali»
«Si sta lavorando per un ricambio dei criteri di concessione - ha affermato il presidente Carla Cioccarelli - gli interessi in ballo sono enormi. La provincia di Sondrio fornisce il 10% dell’energia idroelettrica nazionale, il 30% di quella che consuma la Lombardia».
Ha tuonato da Dubino, alla manifestazione promossa sabato mattina dal senatore leghista Jonny Crosio, contro possibili provvedimenti nelle gestioni delle centrali e dighe, in arrivo dal governo centrale, anche Carla Cioccarelli, presidente del Bim.
«Si sta lavorando per un ricambio dei criteri di concessione - ha affermato - gli interessi in ballo sono enormi. La provincia di Sondrio - ha aggiunto - fornisce il 10% dell’energia idroelettrica nazionale, il 30% di quella che consuma la Lombardia. E i nostri cittadini per i loro consumi non vedono riconosciuto nessuno sconto, siamo “confinati”, periferici. Sui nostri beni, però, le nostre ricchezze naturali, si stanno imbastendo manovre che dobbiamo rigettare. Sono stata a Roma, a un incontro dedicato a questi temi e ho appreso che ci sono nuove strutture di pianificazione e amministrazione del territorio in arrivo». Nuovi sistemi di gestione che vogliono togliere il controllo al territorio.
«Qui - ha aggiunto Cioccarelli - si rischia che i produttori non versino più nemmeno canoni e sovraccanoni. Sono novità drammatiche».
Stessi temi ha portato con forza il sottosegretario regionale della Lega Nord Ugo Parolo: «Siamo di nuovo in marcia - ha detto - come dieci anni fa a Delebio, contro la palude in cui stava scomparendo la nostra nuova viabilità». Parolo ha invitato alla controinformazione per non fare passare “le verità” del «Faraone di Roma», Matteo Renzi. Presente alla giornata per le acque, anche il senatore Giovanni Piccoli di Forza Italia, portavoce della Provincia di Belluno, già presidente del Consorzio Bim Piave. «Condividiamo una visione che rivendica il valore dei luoghi alpini - ha detto Jonny Crosio - con lui ho lottato per difendere le nostre banche: per affermare una specificità dei nostri luoghi. Oggi ci ritroviamo a parlare dell’acqua e dell’energia, un nuovo fronte che ci unisce: altre provincie montane stanno vivendo le nostre stesse problematiche».
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