L’abbraccio di Olcio a Panizza

L’eroe olimpico è rientrato domenica, accolto dall’abbraccio degli abitanti del piccolo borgo di Olcio, gli stessi che pochi giorni fa erano raggruppati sotto un bollente tendone a tifare per lui e i suoi tre compagni di regata. Andrea Panizza è tornato a casa e qui rimarrà ancora per qualche giorno, prima di ripartire ancora per un periodo di vacanza.

Oggi la medaglia d’argento olimpica sarà nella nostra redazione per un’intervista esclusiva in cui racconterà le emozioni provate a Parigi, giovedì 8 agosto è confermata la sua presenza al Lido di Mandello del Lario, alla pizzata organizzata in occasione del compleanno della leggenda del canottaggio lariano Giuseppe Moioli, la medaglia d’oro più anziana d’Italia, con le sue quasi novantasette primavere.

Per la festa ufficiale bisognerà aspettare però i “Guzzi days” di settembre, come ci ha confermato il sindaco Riccardo Fasoli, anche per avere la possibilità di riunire l’equipaggio al completo, cosa impossibile in questo momento. Con l’argento al collo, Panizza si iscrive nel ristretto numero di mandellesi medagliati olimpici. Lo fa con la solita modestia, la stessa che l’ha un po’ imbarazzato per il rientro a casa tra due ali di folla festante. «Non è facile continuare il percorso di persone che hanno scritto capitoli importanti della storia del canottaggio italiano, con questo secondo posto mi sono avvicinato a Mornati». In comune i due hanno anche il fatto di essersi trovati contro equipaggi fuori categoria, ai tempi furono i britannici, a Parigi gli olandesi.

«Onestamente devo dire che ci hanno battuto per tutto il quadriennio nelle gare importanti, per questo sono molto felice di questo quarto posto, credo veramente che non potessimo dare di più - prosegue il canottiere - sono felice di aver riscattato le Olimpiadi di Tokyo, mi sono tolto un bel peso». Chiuso il capitolo Parigi, adesso si pensa prima al riposo e poi a riprendere con l’attività sportiva. Terminata la gara, Panizza è andato a godersi un paio di giorni di relax al mare. Per uno abituato all’attività fisica, non proprio la condizione ideale. La prossima meta infatti sarà il Trentino, per un paio di settimane di camminate e ferrate. Poi si tornerà a spingere, nel vero senso della parola. Perché se il sogno di ottenere una medaglia olimpica è stato realizzato, Andrea Panizza ha ancora qualcosina nel cassetto da tirare fuori, un altro obiettivo sportivo che gli piacerebbe realizzare. «Quello che mi piacerebbe fare è provare a cimentarmi con il bob, una cosa che avevo provato anche tre anni fa, di ritorno da Tokyo. Ai tempi lo feci solo per un paio di mesi, quest’anno penso di alternare gli allenamenti fino alla stagione invernale. Diciamo che vorrei iniziare un percorso, senza aspettative particolari, solo per vedere dove mi porterà».

Nella storia dello sport solo cinque persone hanno vinto una medaglia nei giochi olimpici estivi e invernali, l’ultima fu l’americana Lauryn Williams. Con Milano-Cortina 2026 dietro l’angolo, sognare non costa nulla.

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