Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 31 Dicembre 2013
La vacanza breve
fa il tutto esaurito
Sparita la settimana bianca, i turisti da tempo si accontentano di fare tre o quattro giorni - L’affollamento è superiore agli anni precedenti
Capodanno da tutto esaurito in Valtellina e Valchiavenna. Alberghi, bed and breakfast, appartamenti in affitto, rifugi, sono stati letteralmente presi d’assalto tant’è che gli operatori del settore sfidano chiunque a trovare un posto libero di qui al 6 gennaio. Anche se, si badi bene, il turn over è alto, perché non si parla di un soggiorno di una settimana tutto di fila, ma di vacanze a rotazione di 3-4 giorni massimo a persona.
«Chi è arrivato sabato 28 si ferma fino al l’1 gennaio - chiarisce Roberto Pinna, direttore del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco - e chi arriva il 2 rientra il 6. Il trend è questo, ma non da ora, da qualche anno, ormai, a questa parte. Però, sempre di un buon giro di clientela si tratta, per cui c’è di che essere soddisfatti».
E la tendenza è questa su tutti i comprensori sciistici e le località di soggiorno della nostra provincia, da Madesimo, a Livigno, passando per Gerola, Valmasino, Valmalenco, Aprica, Teglio, fino al comprensorio di Bormio, a Santa Caterina Valfurva e a Livigno. Tutti gli operatori del settore, siano referenti dei Consorzi turistici di promozione, siano impiantisti, parlano di un affollamento persino superiore a quello degli ultimi anni, con appassionati dello sci e della tavola entusiasti di poter contare su un manto nevoso d’eccezione, frutto della nevicata della notte fra Natale e Santo Stefano, cui ha fatto seguito una seconda “imbiancata” avutasi sabato notte da quota 1200 metri in su.
Da cui, purtroppo, sono rimaste fuori le località malenche di Chiesa, Lanzada e Caspoggio paese che, pure, avrebbero gradito essere raggiunte da qualche fiocco di neve che facesse atmosfera e permettesse l’apertura della pista di fondo Vassalini-Ganda via Pradasc e del baby park di Caspoggio. Qualche fiocco, è vero, è sceso anche qui sabato notte, ma del tutto insufficiente a permettere l’allestimento di qualsiasi “parco” sciabile. Per il momento, quindi, i molti turisti di stanza in Valmalenco devono raggiungere il Palù, con le sue stupende piste, per godersi uno spettacolo di neve senza precedenti.
La coltre bianca, invece, è giunta ad Aprica a fare la giusta atmosfera natalizia. «Tra l’altro siamo riusciti ad arrivare fino in paese con tre piste - assicura Alliana Bozzi, promoter di Skipass Aprica - ed è un’ottima cosa. Oggi, peraltro, (lunedì, nda) abbiamo avuto talmente tanta gente sulle piste da compensare anche quanto non abbiamo potuto fare in precedenza, a Santo Stefano, quando eravamo chiusi per neve». Ottimo Capodanno, quindi, anche per questa località i cui impiantisti sono stati chiamati ad un superlavoro senza pari per far fronte alla bufera di neve che ha portato in quota fino a un metro, un metro e mezzo di coltre bianca. Aperto, ora, tutto il comprensorio orobico aprichese, ed esauriti tutti i posti letto disponibili in albergo, appartamento, seconde case.
Grande affluenza, ancora, in Alta Valtellina, dove è difficilissimo trovare un posto libero da Bormio, a Valdisotto, Valdidentro, Valfurva fino a Livigno. «C’è un tale movimento in Bormio - assicura Valeriano Giacomelli, amministratore delegato della Società Impianti Bormio - che è persino un’impresa raggiungere l’ingresso del paese in auto. Questo è il segnale che la stazione è colma, perché, purtroppo, fin quando non avremo la tangenzialina per Livigno, ci dovremo tenere anche il traffico relativo».
A parte questo risvolto, ben noto, il comprensorio di Bormio è al top. Ha ospitato al meglio, domenica, la libera di Coppa del Mondo, mentre ieri sera, lo staff di Giacomelli, si è speso al massimo per organizzare i Campionati Italiani Assoluti di sci. Mentre il 5 e 6 gennaio, sempre a Bormio, verranno recuperate le due gare di Coppa del Mondo di slalom maschile e femminile saltate a Zagabria.
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