Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 18 Dicembre 2017
La tv, i vini e il padre Ugo. Tognazzi in Questura: una targa e tanti ricordi
Ospite d’eccezione sabato in Questura a Sondrio: l’attore Gianmarco Tognazzi è stato infatti ricevuto dal questore Gerardo Acquaviva e dagli agenti in servizio che gli hanno consegnato una targa come segno di riconoscimento e apprezzamento per i ruoli interpretati nel corso della carriera da parte dello stesso Tognazzi nei panni di un poliziotto. «Ho interpretato il ruolo di commissario in tv - ha raccontato - nella serie “Il bene e il male”, che amavo molto. Dopo aver recitato in “Romanzo criminale” per un periodo sembrava potessi interpretare solo il ruolo del “cattivo”, mentre in “Il bene e il male” avevo una parte di bontà nel mio personaggio. Si è trattato di un’esperienza bella e che spero di poter ripetere in un ruolo di giustizia vera e pulita, anche se al momento per me non ci sono ruoli da poliziotto buono nell’immediato».
Il questore ha consegnato a Tognazzi anche una copia del calendario 2018 della polizia, oltre a far accomodare lo stesso attore alla sua scrivania e dunque fargli vestire, anche se solo per un attimo, i panni proprio di questore: «Siamo davvero onorati di potergli consegnare questo premio - ha sottolineato -. Con la sua esibizione al Sociale ci ha regalato non solo emozioni, ma anche musica e poesia di elevato livello artistico. Inoltre, a livello personale abbiamo potuto apprezzare il suo tangibile spessore umano, la sua disponibilità e il suo fascino». «L’onore è mio - ha fatto eco Tognazzi - per aver ricevuto questo attestato di stima e quella che ormai è in pratica una mezza “affiliazione” al corpo della polizia».
La mattinata è poi proseguita con un brindisi natalizio, “l’intervento” dell’assistente capo della polizia, Raffaella Natale, e il racconto di vari aneddoti sulla vita e la carriera di Gianmarco Tognazzi e del padre Ugo, ovviamente legati al mondo della polizia: dallo scherzo con la falsa notizia di Ugo Tognazzi arrestato come capo delle Brigate Rosse, che fece rischiare a Gianmarco «un linciaggio e non mi permise di andare a scuola per un po’», all’episodio che coinvolse proprio l’attuale questore, che durante le riprese di un film con Ugo Tognazzi alla questura di Milano sgridò un gruppo di uomini in divisa «stravaccati sul marciapiede perché pensavo fossero poliziotti “veri” e invece erano attori, ma fin quando indossavano la divisa gli dissi che avrebbero comunque dovuto avere un comportamento adeguato».
Tognazzi tornerà a Sondrio per uno spettacolo con Elena Sofia Ricci il 31 gennaio (“Vetri rotti” di Arthur Miller), ma sono anche altri gli interessi che lo legano alla Valle: «Mi piacerebbe inserirmi con i miei vini in un territorio che fa rossi eccezionali. Per ora non abbiamo fatto molta breccia, ma con i nostri due vini bianchi abbiamo ottenuto alcuni buoni riscontri». Tognazzi ha poi consegnato al questore e ai suoi collaboratori alcune copie del giornalino-catalogo “La Tognazza”, questo il nome della sua azienda, nella quale collabora ormai da anni anche il sondriese Pietro Baruta.
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