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Sabato 29 Settembre 2012
La tragedia in Nepal
Lecchesi salvi per miracolo
Dovevano salire sull'aereo diretto a Kathmand, ma per un contrattatempo non sono arrivati in tempo. L'aereo è poi precipato: nessun superstite
Ci sono anche alcuni lecchesi tra i ricercatori che per una pura casualità non sono saliti sull'aereo bimotore che si è schiantato in Nepal, a Kathmandu diretto ai piedi dell'Everest. I lecchesi guidati dal bergamasco Agostino da Polenza, sono l'ingegner Giancarlo Morandi presidente del Cobat e Emanuela Fagioli insieme ad altri ricercatori, erano diretti al laboratorio Piramide del centro Cnr e se fossero arrivati in tempo all'aeroporto non sarebbero scampati alla tragedia.
L'aereo ha improvvisamente perso il controllo, sembra dopo aver urtato un uccello. Nella sua ultima comunicazione con la torre di controllo, il pilota riferiva appunto dell'impatto dell'ala con un grande volatile. Ha tentato un atterraggio di emergenza sulle rive del fiume Manohara ma, appena ha toccato il suolo, il bimotore si è incendiato, come raccontano diversi testimoni.
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