Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 24 Marzo 2020
«La spesa fuori Comune
Solo se non ci sono negozi»
Riunione in Prefettura con le forze dell’ordine
Il nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, emanato domenica, introduce importanti novità che hanno senza dubbio un peso notevole sulla vita dei cittadini.
Ma sono ancora molti i dubbi e le perplessità, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti dovuti alla necessità di fare la spesa, qualcosa di estremamente semplice e quotidiano che, però, può rivelarsi davvero un’operazione molto complicata per chi abita in un piccolo paese valtellinese o valchiavennasco e non ha la possibilità di spostarsi nemmeno nel Comune limitrofo per fare gli approvigionamenti necessari.
Il prefetto di Sondrio, Salvatore Pasquariello, ha così emanato una circolare nella giornata di ieri, volta proprio a fare chiarezza e rispondere ad alcune delle domande più frequenti in questi giorni.
«Si fa riferimento alla disposizione di cui all’articolo 1 del Dpcm del 22 marzo 2020 – si legge nella circolare firmata dal prefetto Pasquariello – nella parte in cui prevede che gli spostamenti da un Comune diverso rispetto a quello in cui ci si trova sono consentiti soltanto per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute».
In sede di riunione tecnica di coordinamento delle forze dell’ordine, che si è tenuta ieri, è stata affrontata, tra le altre, proprio il problema degli spostamenti per recarsi presso negozi di generi alimentari, supermercati, strutture di vendita medie e grandi, per l’acquisto di beni di primissima necessità.
«In linea generale - spiega ancora il prefetto Salvatore Pasquariello - la spesa deve essere effettuata nel proprio Comune, posta l’esigenza di garantire la riduzione degli spostamenti al minimo indispensabile. Tuttavia, qualora ciò non sia possibile, perché ad esempio il Comune non ha punti vendita o sia necessario acquistare con urgenza un bene non reperibile nel proprio Comune, o il punto vendita più vicino a casa propria si trovi effettivamente nel Comune limitrofo, lo spostamento è consentito». Dunque, solo se non esistono negozi nel proprio comune, ci si può recare in quello più vicino per fare la spesa.
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