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Lunedì 21 Gennaio 2013
La rotonda su Regina e 36
Rinvio per il cantiere
Si annunciano tempi lunghi per l'intervento di messa in sicurezza dell'incrocio fra le strade statali 340 e 36, nel territorio comunale di Gera Lario. La realizzazione del previsto sottopasso ferroviario e della rotatoria, infatti, non potranno avvenire prima dell'estate
Si tratta di un intervento atteso e promesso da anni, che era destinato a risolvere una situazione di indubbia pericolosità in un crocevia molto trafficato. Purtroppo, però, tutto è rinviato all'estate. «L'intervento comporta la necessità di interrompere provvisoriamente l'attività ferroviaria - si legge in una nota dell'ufficio stampa Anas -: si sono svolti numerosi incontri tra Anas e vertici di Trenord e, a causa di esigenze ben precise di linea, è stato concordato che l'opera potrà essere realizzata esclusivamente durante il periodo estivo, previa condivisione e nulla osta della Regione Lombardia che tramite Trenord gestisce l'esercizio ferroviario».
I lavori generali sono iniziati, ma sono stati subito interrotti e il geometra Mario Nonini, originario della frazione Sant'Agata, che di recente ha contestato la scelta di realizzare un sottopasso all'altezza della ferrovia sostenendo che l'area è paludosa e i costi dell'intervento, come minimo, sono destinati a raddoppiare, incalza. «Come mai le operazioni si sono già bloccate? Ci si è forse resi conto di aver fatto un buco nell'acqua?».
L'intervento in questione, atteso da oltre vent'anni, era stato finanziato con un contributo della legge Valtellina, ma era finito nel dimenticatoio dopo che la Sovrintendenza aveva ordinato una revisione del progetto, che in origine prevedeva di by-passare i binari con un cavalcavia. Il nuovo progetto prevede la deviazione verso sinistra dell'ultimo tratto di statale 340, con realizzazione di un sottopasso all'altezza della ferrovia, con eliminazione del passaggio a livello, e formazione di una rotatoria all'intersezione con la statale 36.
«I lavori sono stati consegnati il 22 marzo 2012 - dice ancora la nota dell'Anas - ma per la necessità di bonificare l'area da ordigni bellici sono materialmente iniziati ai primi di ottobre. Ad oggi sono state eseguite le seguenti operazioni: posa in opera dei manufatti in cemento armato per la raccolta delle acque; realizzazione del rilevato di accesso alla strada in variante, con esecuzione delle lavorazioni propedeutiche allo scavo del sottopasso; realizzazione dei muri e delle scogliere a sostegno dei citati manufatti in cemento armato».
Nelle scorse settimane, come riferisce l'ente strade, il cantiere non ha operato a pieno regime a causa delle condizioni di tempo avverso e attualmente si sta lavorando sul lato della statale 36 per la posa in opera dei manufatti in cemento armato, per la raccolta delle acque e per l'esecuzione del rilevato costituente la rotatoria. Tenuto conto degli accordi con Trenord, tuttavia, pare proprio non ci sia fretta di portare avanti i lavori con solerzia.
A pochi chilometri di distanza si trova un altro cantiere che ha avuto non pochi problemi, quello per la realizzazione del collegamento tra la statale 36 e la Trivulzia a Novate Mezzola. Dopo i ritardi dovuti al ritrovamento di acqua nel sottosuolo e l'aumento dei costi che ha fatto raddoppiare la spesa prevista, è arrivata in Provincia di una nuova richiesta di variante in corso d'opera riguardante il lotto di completamento dell'opera che farà aumentare i costi di circa 230mila euro rispetto alla previsione di 2 milioni di euro. Il 13% del totale del contratto.
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