Economia / Sondrio e cintura
Sabato 09 Gennaio 2016
«La ripresa? È ancora presto. Riforme, sono preoccupato»
Bertolini, presidente dell’ente camerale, si proietta sul 2016: «Per ora è cresciuta la fiducia, la Valle è attesa da dure prove»
«Ora è presto per parlare di ripresa. Dobbiamo avere chiaro che, anche per noi, non è proponibile pensare che si ritornerà alla situazione ante crisi, sia nei numeri sia nella struttura socioeconomica, come pure in quella istituzionale. In questa nuova era economica sono cambiati tanti paradigmi e non sempre in bene. Per il momento stiamo registrando i segni di una ripresa della fiducia da parte delle imprese e delle famiglie. E questo è un buon segno». Emanuele Bertolini, titolare dell’impresa metalmeccanica Bermec di Talamona e presidente della Camera di commercio di Sondrio, guida un osservatorio privilegiato sul mondo delle imprese.
Expo si è concluso da più di due mesi. Con Valtellina Expone si sono gettate le basi per un salto di qualità nella promozione del territorio a livello turistico e di prodotti. «In Camera di commercio abbiamo dato vita a una cabina di regia dove tutti hanno potuto portare il loro contributo. Abbiamo coniato un nuovo marchio in cui tutti si sono potuti riconoscere. Siamo riusciti a portare la Valtellina all’attenzione del pubblico di Expo, grazie alla presenza in un punto nevralgico quale è via Dante a Milano. Abbiamo lavorato per dare forma ed unità ad un programma di eventi locali in grado di attrarre i turisti. E i dati sulle presenze nei diversi appuntamenti ci hanno dato ragione. E tutto questo in una fase di straordinaria difficoltà sotto il profilo istituzionale, nel mezzo di un processo di riforma delle Province e di complessivo ripensamento delle autonomie locali che coinvolge tutti, anche la stessa Camera di commercio. Per il 2016 tutti i componenti della cabina di regia hanno deciso di proseguire in questa direzione, utilizzando il medesimo metodo. Stiamo già lavorando su alcune idee, tra le quale la riproposizione del modello di via Dante e del coaching eventi. Siamo aperti anche nei confronti di nuove ipotesi, da valutare in cabina di regia».
Il 2016 sarà un anno cruciale per il settore del credito. Quali sono le sue previsioni e le eventuali preoccupazioni? «Sono molto preoccupato. Il nostro territorio, un territorio forte e fragile allo stesso tempo, rischia di pagare un prezzo insostenibile al tavolo delle riforme per la modernizzazione del Paese. Prima la Provincia, ora le nostre banche, domani chissà. Mi auguro che si riescano a trovare le soluzioni più opportune per fare in modo che siano preservate le condizioni di fondo che hanno reso il nostro territorio, pur fra le difficoltà, un territorio di eccellenza».
Sta per partire la Macroregione Alpina. Quali sono le prospettive e le opportunità? «Mi sembra un’ottima opportunità, che apre interessanti prospettive per politiche europee mirati a territori particolari come quelli montani. In tal senso confido che rimanga alta l’attenzione a non snaturare la Macroregione Alpina, includendovi elementi e temi con essa poco compatibili».
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