Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 30 Ottobre 2013
La riforma delle Province di Delrio
Sertori «passa»le scuole ai Comuni
Il numero uno di palazzo Muzio ha scritto una lettera ai sindaci di mandamento
«Attuo le parole del ministro: da gennaio edifici a carico vostro» - In ballo 44 istituti
Il ministro Graziano Delrio dichiara che entro fine anno le Province saranno svuotate delle deleghe, in particolare delle competenze sulle scuole e, allora, Il presidente di palazzo Muzio Massimo Sertori, stanco di proclami «che poi rimangono tali», scrive ai sindaci dei cinque Comuni mandamento di Valtellina e Valchiavenna comunicando loro che dal 1° gennaio 2014, secondo quanto indicato dallo stesso ministro, dovranno occuparsi degli istituti d’istruzione superiore. Che significa complessivamente 41 edifici, 1,9 milioni di euro di manutenzione ordinaria all’anno, dieci milioni di straordinaria in cinque anni con relative rate dei mutui accesi.
Sertori ha preso spunto dall’intervista rilasciata dal ministro a Repubblica, a quel «entro fine anno tutti i poteri ai Comuni» che ha fatto scattare questa che prima di tutto è una provocazione e che smentisce le stesse dichiarazioni fatte dal ministro a palazzo Muzio quando disse che le competenze potevano rimanere benissimo in capo agli enti di area vasta, bastava che a volerlo fossero Comuni e Regioni. Una contraddizione sostanziale.
«Do attuazione pratica alle dichiarazioni di un ministro che, in quanto tali, hanno autorevolezza- sottolinea Sertori - e la stessa cosa faranno tutte le province lombarde e, ho motivo di credere, tutte quelle italiane. Trasferiamo le competenze delle scuole ai Comuni dopodiché vedremo nel concreto cosa significa il disegno di legge Delrio: un delirio istituzionale».
Ci sono i numeri a rendere evidente l’entità della manovra, sia sul territorio provinciale, sia su quello nazionale. In tutta Lombardia,il passaggio di competenze interessa 633 uffici scolastici e 321mila studenti. Per quanto riguarda Valtellina e Valchiavenna, ai Comuni mandamentali toccheranno i 41 edifici sede di istituti d’istruzione superiore. Sondrio dovrà farsi carico di 17 scuole che annualmente costano 660mila euro di sola manutenzione ordinaria; 8 quelle che torneranno di competenza del Comune di Chiavenna per 290mila euro di spese; 7 in capo a Morbegno per una cifra di 400mila euro; 5 a Tirano per 280mila euro e 4 a Bormio per complessivi 270mila euro di esborsi di manutenzione ordinaria.
A queste spese vanno aggiunte quelle degli investimenti straordinari sugli edifici.
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