La Regione Veneto dà

“autonomia” a Belluno

In aula approda in questi giorni il disegno di legge che dà attuazione alla specificità montana

La stessa strada potrebbe essere seguita in Lombardia per Sondrio. Ma prima serve lo statuto

Sondrio

Emendamenti alla Costituzione più o meno fattibili, in fatto di riforme c’è chi ci prova concretamente.

È il caso della Regione Veneto dove, proprio in questi giorni in aula approda un disegno di legge che dà attuazione alla specificità montana e alle particolari forme di autonomia previste per la provincia di Belluno dallo Statuto.

La commissione Affari istituzionali del consiglio regionale veneto ha licenziato senza voti contrari il progetto di legge, frutto della sintesi fra tre diverse iniziative legislative una a firma dei tre consiglieri regionali bellunesi (Forza Italia, Pd e Lega Nord), una del Pd e uno del consigliere della Sinistra veneta.

Il disegno di legge dà attuazione all’articolo 15, comma V, dello Statuto, che prevede di valorizzare la «specificità dei territori montani e della Provincia di Belluno con ciò assumendo l’impegno di promuovere una particolare attenzione, da parte della Regione, verso le zone montane che caratterizzano un ’ampia porzione del territorio veneto».

E lo fa conferendo alla Provincia di Belluno poteri e risorse in materia di politiche transfrontaliere, minoranze linguistiche, governo del territorio, risorse idriche ed energetiche, viabilità e trasporti, forestazione, caccia e pesca, sostegno e promozione delle attività economiche, dell’agricoltura e del turismo. Inoltre, prevede norme di semplificazione per i pubblici esercizi e la cosiddetta “premialità montana” nella concessione di sussidi, contributi e sovvenzioni, introducendo anche il criterio geomorfologico tra i parametri di costi e fabbisogni standard.

Una strada quella veneta che potrebbe essere concretamente seguita anche dalla Regione Lombardia.

Innanzitutto dando seguito alle promesse fatte, l’ultima la settimana scorsa da parte del presidente del consiglio Raffaele Cattaneo, di inserire nello Statuto regionale la specificità montana di Valtellina e Valchiavenna e poi trovando forme di autonomia simili a quelle indicate per Belluno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA