La Provincia deve dire addio
alla metà delle tasse sull’auto
Voce di entrata importante per il bilancio, ora “rubata” dallo Stato
Ma Monza più penalizzata. I cittadini sborsano 3,7 miliardi agli enti
Fino a qualche anno fa, le tasse automobilistiche rappresentavano un vero e proprio tesoretto per le Province, compresa quella di Lecco.
Su quella base- si parla di parecchi milioni di euro -, Villa Locatelli poteva strutturare interventi e programmare opere. Ora, però, da Roma si è deciso di drenare anche una parte consistente di quella entrata, perché ovviamente dove c’è moneta sonante c’è l’attenzione dello Stato centrale. Così, una buona metà del totale finisce diritta nella capitale. Questa è la media, ma in alcuni territori si toccano anche picchi ben più elevati, in questa sorta di federalismo al contrario.
Basti pensare – come ha evidenziato una indagine effettuata questa settimana dal Sole 24 ore – che la Provincia di Monza e Brianza “passa” a Roma il 69% delle proprie entrate, ma il Verbano arriva addirittura all’84,6%. Lecco, da questo punto di vista, è praticamente in media, visto che la quota cui deve rinunciare è pari al 48,7%.
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