Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 19 Gennaio 2022
La protesta dei residenti
«Con la passerella
abbiamo perso la tranquillità»
La petizione al Comune degli abitanti di Maioni. Chiedono un percorso alternativo per ridurne l’impatto. Il Comune: valuteremo
Rivogliono la loro tranquillità, il ritmo lento che ha sempre contraddistinto la contrada che, seppure a soli dieci minuti a piedi dal centro, e poco meno in auto, fa (o forse faceva) della quiete la sua caratteristica principale e per questo si rivolgono direttamente al sindaco di Sondrio.Sono gli abitanti di Maioni, piccolo borgo di sasso e legno, di cantine e scale a pioli, bomboniera incastonata nella piana appena sotto Mossini che nei giorni scorsi hanno raccolto le firme sotto una petizione consegnata a palazzo Pretorio per lanciare un grido d’allarme perché dall’apertura della passerella sulle Cassandre il week end nel loro borgo è diventato invivibile.
Maioni è infatti una delle due sponde su cui poggia il nuovo ponte a 100 metri dal letto del Mallero, l’altra è Ponchiera. Ma se quest’ultima, il cui abitato è attraversato dalla strada che sale da Sondrio, ha risentito meno dei contraccolpi dell’improvvisa notorietà, la contrada pressoché pedonale sta vivendo con sofferenza il disagio provocato dall’enorme afflusso di pedoni, ciclisti e veicoli a motore.
«L’apertura della passerella ha eliminato in un sol colpo un contesto consolidato di vita quotidiana improntato alla tranquillità e alla quiete - scrivono gli abitanti al sindaco Marco Scaramellini - e ha esposto la popolazione al caos, al rumore, al chiacchiericcio insistente, al traffico e all’inadeguatezza di servizi (parcheggi, cestini rifiuti e pulizia delle strade)».
Per questo la petizione, firmata dalla quasi totalità degli abitanti di Maioni e da alcuni proprietari e conduttori di abitazioni e terreni (intorno alle case si coltivano le vigne e sono stati piantati ulivi), chiede un intervento efficace a breve termine per cercare di mitigare il notevole afflusso di visitatori proponendo la realizzazione di un sentiero che dalla piazzetta don Acquistapace poco più a nord, proprio di fronte alla chiesa di Mossini e dove c’è un parcheggio, raggiunga la passerella, prevalentemente attraverso prati ed incolti.
«In questo modo, offrendo un itinerario alternativo - spiega Giuliano Ghilotti , uno dei firmatari che da 40 anni vive a Maioni - si potrebbe alleggerire il transito, intervenendo anche sul degrado e l’abbandono delle colture sul versante». Secondo gli abitanti della piccola contrada a fianco del parcheggio delle auto nella terrazza della piazzetta Acquistapace potrebbero essere predisposte delle aree di sosta per biciclette e ciclomotori così da incoraggiare il transito a piedi verso la passerella.
«Si tratterebbe di un intervento finanziario e operativo modesto - suggeriscono i firmatari della petizione poiché un tracciato su cui innestarsi già esiste - quasi interamente realizzabile su fondi incolti e relativamente piccolo anche in lunghezza e dislivello».
ieri è arrivata anche una prima risposta del sindaco Marco Scaramellini: «In queste prime settimane di apertura stiamo monitorando la situazione per valutare l’impatto dei visitatori su Mossini e Ponchiera che mai erano state raggiunte da un così alto numero di persone. Nei giorni immediatamente successivi all’inaugurazione eravamo subito intervenuti per mettere in sicurezza i pedoni e siamo pronti a varare nuovi provvedimenti per soddisfare le esigenze di chi vive nella zona e di chi la frequenta. Teniamo in seria considerazione le opinioni dei residenti e valutiamo con attenzione le proposte che hanno presentato per regolare i flussi»
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