La Popolare di Sondrio
aumenta l’utile netto
La trimestrale del Gruppo Popolare di Sondrio conferma l’andamento positivo del 2016
Il consiglio di amministrazione della Bps ha approvato un resoconto intermedio che ha raggiunto un utile netto consolidato di periodo di 29,5 milioni, +33,42% rispetto al 31 marzo 2016. «Un risultato - commentano dai vertici dell’istituto - reso possibile anche dal consolidamento della ripresa economica in atto, e che si riverbera sulla qualità del credito e sul clima più disteso dei mercati finanziari».
In questo contesto i crediti netti verso clientela hanno raggiunto nel primo trimestre quota 26.586 milioni di euro, +5,03%. Con un occhio alle famiglie e imprese ai quali sono arrivati 1,2 miliardi di euro di crediti che superano il breve periodo. La raccolta diretta ha subito una contrazione del 3,84% sul 31 dicembre 2016, ma un incremento del 6,04% su base annua. La raccolta indiretta si attesta, ai valori di mercato, a 29.145 milioni, +2,59% sul 31 dicembre 2016.
Il contesto migliore si riverbera anche sulla gestione dei crediti cosiddetti non performanti. Quelli deteriorati netti ammontano a 2.370 milioni, in calo dello 0,54%, e costituiscono l’8,91% del totale dei crediti, con una copertura aumentata al 46,91% rispetto al 46,17% del 31 dicembre 2016. Nell’ambito dei crediti deteriorati, le sofferenze nette segnano 780 milioni, crescono leggermente, più 1,54%, mentre decresce l’incidenza sul totale crediti, che passa al 2,93% dei crediti verso clientela rispetto al 3,03% del 31 dicembre 2016. E anche il grado di copertura delle sofferenze è del 63,85% rispetto al 63,43% del 31 dicembre 2016, che «si conferma tra i più elevati a livello di sistema», dicono dal Cda. Le inadempienze probabili sono pari a 1.354 milioni, +2,36%, con un grado di copertura del 33,35%, mentre le esposizioni scadute o sconfinanti deteriorate ammontano a 236 milioni, meno 19,11%.
Il conto economico evidenzia un margine di interesse in calo del 7,7% a 117,616 milioni di euro. Le commissioni nette da servizi a 73,494 milioni, crescono del 2,8%. Nell’ambito delle attività con l’estero, «le negoziazioni per conto della clientela - spiegano dal Cda della Bps - hanno fatto registrare volumi crescenti con risultanze reddituali particolarmente soddisfacenti».
I coefficienti patrimoniali al 31 marzo 2017, calcolati sulla base dei fondi propri, risultano significativamente superiori rispetto ai livelli minimi fissati dall’Autorità di vigilanza per il gruppo Bps. Più in dettaglio, il Cet1 Ratio, il Tier1 Ratio e il Total Capital Ratio si posizionano (in regime di Phased in) su valori percentuali pari rispettivamente al 10,82%, al 10,85% e al 13,13%. Detti coefficienti non beneficiano della validazione dei modelli di rating interni per il rischio di credito.
Il Leverage Ratio al 31 marzo 2017 è pari al 5,80%, applicando i criteri transitori in vigore per il 2017 e al 5,78% in funzione dei criteri previsti a regime. «Valori questi ultimi tra i migliori nel confronto con i principali gruppi bancari italiani ed europei».
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