
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 17 Marzo 2015
La nuova statale 38: si affacciano i lavori e spariscono le piante
Passando lungo la statale all’altezza del viadotto del Tartano, è impossibile non accorgersi del mutato paesaggio a bordo strada: sono spariti completamente gli alberi ai lati della 38.
Si muove il cantiere per la futura superstrada. Passando lungo la statale all’altezza del viadotto del Tartano, è impossibile non accorgersi del mutato paesaggio a bordo strada: sono spariti completamente gli alberi ai lati della 38.
Un colpo d’occhio d’effetto destinato a dilatarsi nel tempo , visto che proprio in questo punto sbucherà il secondo tratto della nuova superstrada alla quale il cantiere sta facendo spazio. Proprio della nuova viabilità si è accennato nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Morbegno dove dalla minoranza Angelo Rovedatti ha chiesto aggiornamenti rispetto alla realizzazione della galleria e relativi scavi, «questione che mette in allarme non poco gli abitanti di Desco»,ha sottolineato il consigliere.
L’assessore ai Lavori pubblici Massimo Santi ha concordato rispetto alle preoccupazioni degli abitanti delle frazioni, « stiamo attendendo il cronoprogramma relativo all’esecutivo dell’opera – ha detto – e abbiamo messo in conto il progetto supplementare per l’ampliamento del vallo paramassi già esistente in corrispondenza dell’abitato di Desco, mentre abbiamo ricevuto rassicurazioni rispetto alle condizioni di sicurezza dei lavori in galleria».
Intanto da qualche settimana tecnici e operai hanno cominciato ad allestire il cantiere dal quale prenderanno le mosse le opere dell’ultimo tratto della nuova Statale 38 che misurerà poco meno di 10 chilometri, metà dei quali in galleria. I mezzi e i prefabbricati stanno prendendo sede nella frazione di Campovico sotto la zona dei Torchi Bianchi.
Poi si attendono tre anni di scavi, sbancamenti e gettate di cemento e asfalto. Alla fine, nel 2017, Morbegno avrà finalmente la sua tangenziale, attesa da tutta la Valle.
I lavori saranno eseguiti dalla Tecnis, impresa che ha vinto la gara offrendo un ribasso del 38% sulla base d’asta di 292 milioni, ma non è da escludere che la Cossi spa rientri nell’appalto dopo la sfumata acquisizione del ramo di azienda.
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