Cronaca / Circondario
Martedì 13 Dicembre 2016
La nuova mappa scolastica
I genitori: «Così non si fa»
Prevista la chiusura dell’asilo di Foppenico e di spostare Sala
Lunedì l’assemblea pubblica: «Decisioni prese senza alcun confronto»
Le acque restano agitate a Calolzio, in funzione della riorganizzazione scolastica annunciata dall’amministrazione comunale, che ha deciso di razionalizzare i plessi e di chiudere o spostare alcune realtà (in particolare le scuole dell’infanzia di Foppenico, chiusa, e Sala, trasferita in seno alla primaria).
Già ieri in commissione l’esecutivo locale si è reso conto dell’aria che tira: una delegazione dei genitori ha infatti preso parte all’assise per far presenti le proprie ragioni, contrarie ad alcuni aspetti importanti del riordino predisposto dalla giunta del sindaco Cesare Valsecchi.
Famiglie sul piede di guerra, dunque, che dopo l’assaggio di ieri in municipio si preparano a dare battaglia in occasione dell’assemblea pubblica in programma per lunedì 19.
Nel frattempo, i genitori della scuola dell’infanzia di Foppenico (dove le nuove iscrizioni verranno subito bloccate per arrivare nell’arco di due anni alla chiusura definitiva con trasferimento dei bambini rimasti al plesso di via Lavello) hanno fatto sapere ufficialmente tutta la loro contrarietà.
«A noi genitori pare scorretto innanzitutto il metodo con cui è stata assunta tale decisione – hanno fatto sapere -. Di fatto non siamo mai stai coinvolti in un percorso partecipativo e di coinvolgimento nelle scelte con gli amministratori e la direzione scolastica, estraniandoci di fatto da un piano di riorganizzazione che riguarda direttamente i nostri figli. Persino gli insegnanti non sono stati coinvolti».
Secondo loro, la predisposizione del piano è avvenuta «solo inseguendo il risparmio economico. Ma quando si tratta di scuola e di bambini le priorità dovrebbero essere altre. Bisognerebbe essere disposti ad investire e soprattutto evitare di far scaturire la guerra tra plessi scolastici».
Dopo aver rimarcato i disagi che verranno sopportati dai bambini, che si troveranno spostati da una scuola all’altra, le famiglie affondano il colpo: «l’Amministrazione comunale sacrifica la serenità dei bambini per un risparmio irrisorio senza alcun miglioramento della qualità formativa». Ecco perché chiedono «che questa insensata decisione venga rivista».
Nel frattempo, tutte le opposizioni (Lega Nord, “Lavoro, sviluppo e libertà”, Casa delle sinistre e Valentino Mainetti) hanno richiesto ufficialmente di posticipare la presentazione e l’approvazione del piano, attualmente prevista per il 21 dicembre, al fine di allargare la discussione ai genitori e dare modo ai consiglieri di approfondire la materia.
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