La motorizzazione resta a Lecco. «Soluzione a tempo, ma servizi salvi»

“È un’ottima notizia”. Lorenzo Riva, presidente di Aci Lecco, non nasconde la sua soddisfazione: il trasloco della motorizzazione nell’ex carcere di Como sembra scongiurato. Una volta scaduto il contratto di affitto dell’attuale sede di viale Dante, gli uffici della motorizzazione si dovrebbero spostare in un appartamento di proprietà della Provincia in corso Matteotti. “È stato un lavoro di squadra. – commenta Riva – Ringrazio tutti quelli che hanno collaborato. Sono molto soddisfatto perché mantenere il servizio in città era fondamentale. Si tratta di una soluzione temporanea ma sono certo che il modo per stabilizzare definitivamente la situazione si troverà. Non lasceremo che la motorizzazione vada via da Lecco”.

In realtà, la soluzione non sarebbe ancora ufficiale: dopo l’incontro di due giorni fa, infatti, il Prefetto avrebbe aggiornato la riunione per un esame definitivo delle possibilità. Tuttavia, l’orientamento verso gli spazi della Provincia in corso Matteotti sembra chiaro. Sfumerebbe quindi l’idea emersa inizialmente, ovvero collocare il front – office della motorizzazione nella sede di Confartigianato di via Aspromonte spostando gli uffici del consorzio servizi per l’autotrasporto. “Non ci siamo rimasti male – sottolinea Marcello Redaelli, presidente del consorzio – anzi siamo contenti che la Provincia sia intervenuta e che la motorizzazione rimanga in città. È troppo importante”.

Qualche dubbio in più su come è stata gestita questa partita emerge in ambito politico. “Esattamente cosa vuol dire che la soluzione è provvisoria? – chiede ad esempio Gianmario Fragomeli, consigliere regionale del partito democratico – Se ci fosse stata la volontà politica si sarebbe potuto procedere al rinnovo dell’affitto dell’attuale sede, come già accaduto in passato. Sarebbe stato più giusto e più logico. Ora l’importante è che la situazione si stabilizzi in modo duraturo. Non è che tra un 12/18 mesi ci ritroviamo qui di nuovo con lo stesso problema”. Secondo quanto emerso, gli spazi di corso Matteotti permettono di mantenere in città la motorizzazione senza oneri aggiuntivi per il pubblico e rispettando il programma nazionale di razionalizzazione degli uffici.

“Chi paga le utenze di questi locali? È stato trovato un accordo economico? – aggiunge Giacomo Zamperini, anche lui in consiglio regionale ma con Fratelli d’Italia – Ma soprattutto, perché Lecco è l’unica provincia ad avere questo problema? Non siamo un territorio di serie b”. L’esponente meloniano rivendica di aver innescato in prima persona la discussione sul futuro della motorizzazione con una mozione in consiglio regionale. “Credo che la questione sia stata gestita in modo confuso, anche sul piano comunicativo. – prosegue Zamperini – Prima si è parlato di alcuni locali presso gli uffici territoriali regionali, poi della sede di Confartigianato, ora di questo appartamento della Provincia in corso Matteotti. Mi auguro che non siano i cittadini lecchesi a pagare per questa confusione. Ringrazio la Prefettura per essersi attivata ma ora serve una soluzione stabile perché la nostra comunità ha bisogno di questo servizio. Il Ministro Salvini ha rassicurato gli autotrasportatori durante le celebrazioni per i 50 anni della Fai di Lecco. Speriamo che le sue parole si trasformino in fatti concreti”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA