Economia / Sondrio e cintura
Domenica 14 Gennaio 2018
La Latteria di Chiuro cresce e guarda avanti: la linea bio conquista
Il 2017 si è concluso con il segno più. Marantelli: «Il nostro marchio in costante diffusione». E da marzo metterà sul mercato anche la mozzarella.
Economia e attività di filiera, ancora consuntivi per le grandi major del comparto lattiero caseario tipico valtellinese. Da Chiuro, dalla Latteria sociale si tracciano i consuntivi di un 2017 di segno positivo, attraversato da tante novità. La nuova linea di burro ottenuto da panne freschissime di centrifuga, realizzata grazie al nuovo impianto di burrificazione, abbinata a nuovi processi di confezionamento. L’annuncio del debutto, ormai imminente: il lancio è previsto a marzo, per la Mozzarella di Latteria sociale Chiuro, mozzarella tutta valtellinese, prodotto considerato strategico «per andare a coprire nuovi mercati».
I buoni riscontri di vendita per le dop anche sul periodo natalizio. «2017 con il segno più – ha affermato ieri il presidente di Latteria di Chiuro Franco Marantelli – il nostro marchio è in costante diffusione, il prodotto Valtellina è ormai riconosciuto, non solo sul fronte lattiero caseario, come garanzia di qualità. La riconoscibilità per il latte, i formaggi ma anche per i vini, la bresaola, le mele, aumenta ed è sempre più confermata la direzione che si sta seguendo. Fare meno quantità, più qualità distinguendosi, innovando. Anche quest’anno, che si è appena chiuso – ha proseguito Marantelli – ci ha visti particolarmente impegnati nella promozione e nel consolidamento delle linee “bio”. Oggi – ha aggiunto – il 30% del nostro latte è biologico, lo chiedono dall’estero, piace molto nel Sud Italia, nello scorso febbraio presentandoci con i nostri stand in una fiera di settore, la Biofach, fiera di alimenti biologici che si svolge in Germania, abbiamo anche portato del Bitto “bio” che ci è stato fornito da una azienda con cui collaboriamo ed è stato molto apprezzato. Le fiere e le grandi esposizioni internazionali ci vedono sempre presenti e attivi. E anche in questo caso, il “marchio Valtellina” trova riscontri consolidati, se uno ci conosce, poi ci cerca, arrivano gli ordinativi». Ora la Mozzarella di Chiuro. «Cominceremo in Valtellina per poi espanderci in Lombardia e alzare ancora il tiro. Si scoprirà – spiega Marantelli – una mozzarella di latte vaccino, latte ricco di proteine, un prodotto con lattosio alto che avrà un sapore dolce e un po’ morbido, gustoso, adatto da mangiare crudo, fresco, in insalata».
«Su tutto – precisa ancora il dirigente della coop chiurasca – c’è l’obiettivo di distinguersi e di differenziare tenendo alta “l’asticella” della qualità. Perché la Valtellina è sempre di più un motivo di attrazione commerciale e bisogna continuare su questa strada. La qualità è condizione per rendere identificabili i prodotti, così facendo si riesce a dare impulso ai vigneti, le mele, la zootecnia e in questo modo si mantiene vivo il territorio. Il turismo se ne giova, chi assaggia Valtellina qui da visitatore – viene ricordato – poi chiede Valtellina nei negozi nelle città e paesi di residenza. Turismo e agroalimentare viaggiano assieme, ormai lo sappiamo, questa è la strada per assicurare vitalità alla economia della Valle».
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