(c. col.) Domani, 27 gennaio, è un giorno importante, 65 anni fa i soldati dell’Armata Rossa (russi) scoprirono e aprirono i cancelli di un posto terribile, il campo di concentramento di Auschwitz in Polonia, liberando i pochi prigionieri ancora vivi.
Cos’è Auschwitz? È uno dei posti terribili dove un capo politico e militare che si chiamava Hitler richiuse, durante la seconda guerra mondiale finita nel 1945, tutte le persone che non la pensavano come lui ed erano di religione diversa dalla sua, vale a dire ebrei. Hitler li rinchiudeva in quei campi senza dar loro da mangiare e, da quel posto i prigionieri non uscivano più. Una cosa terribile che bisogna sapere e ricordare per non rischiare mai di essere cattivi come Hitler e di fare del male agli altri.
Tanti ricordi
Domani, proprio per questo motivo, e succede ormai da dieci anni, si celebra la Giornata della memoria, si tratta di un giorno nel quale si parla della guerra che ha causato tanto dolore, dei prigionieri di tutti i campi di concentramento e del bisogno di cercare la pace.
In questa giornata si ricorda anche la Shoah, che è l’insieme delle cattiverie fatte agli ebrei che furono portati via dalle loro città, imprigionati e uccisi, ma si ricordano anche i Giusti, cioè chi, durante la guerra, aiutò gli ebrei, li nascose e li protesse, in modo da evitare che essi venissero presi dagli uomini di Hitler e portati nei campi.
Su Raiuno alle 21.10, sempre domani, i più grandi potranno anche vedere il film Mi ricordo Anna Frank, la storia di una ragazza di 16 anni che morì in un campo di concentramento.
L'insegna rubata
Da Milano si arriva ad Auschwitz in treno, dal binario 21, lo stesso da cui il 30 gennaio 1944 partirono gli ebrei diretti al campo sui treni merci. Proprio ad Auschwitz, qualche settimana fa è stata rubata l’insegna del campo. Su di essa c’è scritto «Arbeit machr frei», che in tedesco vuol dire: il lavoro rende liberi. La scritta è un simbolo del male fatto nel campo e la polizia tedesca l’ha ritrovata quasi subito, ma tagliata a pezzi. Gli agenti hanno arrestato cinque persone, fra i 20 e i 39 anni, i ladri. Ora non si sa se la scritta tornerà al campo o verrà messa in un museo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA