
Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 26 Maggio 2016
La frana non si muove, ma la pista serve
Valgenasca: il monitoraggio ha dato esito positivo, il fronte non si è mosso nonostante le forti piogge di questi giorni. In Comunità montana sarà approvato domani il piano d’emergenza in cui si parla del progetto di strada alternativa.
La frana della Valgenasca è ferma. Sono confortanti i dati registrati dagli impianti di rilevazione di superficie e di profondità gestiti da Arpa Lombardia sul fronte franoso che da qualche anno mette in apprensione tutta la valle. L’area posta all’imbocco della Vallespluga, sul territorio di San Giacomo Filippo, non ha fatto registrare ulteriori scivolamenti dopo le accelerazioni degli anni scorsi.
Un quadro positivo emerso durante l’ultimo convegno, riservato ai tecnici, tenutosi nei giorni scorsi a Chiavenna per discutere proprio di tecniche di rilevazione sui corpi franosi. Questo nonostante i mesi di aprile e maggio particolarmente piovosi. La primavera è uno dei momenti critici, anche per il disgelo, ma la situazione sembra essere sotto controllo. L’altra notizia positiva è che domani in assemblea di Comunità montana si arriverà all’approvazione del piano di emergenza che riguarda tutti i fattori di potenziale pericolo in Valchiavenna ma che, ovviamente, ha nella Valgenasca uno dei suoi punti di maggiore interesse. Sembra essere stato risolto, infatti, uno dei nodi controversi riguardanti il piano.
Piano che ha inserito un’osservazione presentata dall’amministrazione comunale di Chiavenna riguardante i criteri operativi da adottare nel caso in cui si verificasse lo scenario peggiore. Il distacco completo del corpo franoso con conseguente formazione di un lago lungo l’asta del torrente Liro. Una situazione che metterebbe in pericolo parte dell’abitato di Chiavenna e Mese. Non ci sono ancora novità, invece, sul fronte della viabilità. Per il momento è in fase di realizzazione il progetto per la realizzazione di una pista di emergenza che collegherà le piste forestali di Sommarovina e Sant’Antonio permettendo di salire da Mese e scendere a San Giacomo Filippo evitando il corpo franoso.
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