La Finanza incastra i pirati del lago

Noleggiavano imbarcazioni senza seguire le regole, non indicando i prezzi così da poterli modulare a piacimento, e non compilavano regolarmente la documentazione da tenere a bordo del natante.

Quattro addetti al noleggio imbarcazioni, con sede sul ramo lecchese del Lario sono finiti nella rete delle Fiamme gialle, nell’ambito dell’operazione “Laghi sicuri 2024”. Nel corso dei mesi estivi, sul ramo lecchese, sono stati 21 i controlli, e in 17 casi non sono risultate irregolarità, mentre in 4 casi sono scattate le sanzioni. Complessivamente sul lago di Como sono stati i 168 controlli. Un’estate da pienone con tanti turisti, e numerose problematiche anche sul lago, dalle imbarcazioni condotte senza regolare permesso, a quelle che oltre a non rispettare i limiti di velocità tagliavano le rotte della Navigazione di linea, oltre ai passeggeri senza giubbetto salvagente.

Una situazione non facile da gestire. Nel solo mese di agosto sul Lario la Guardia di finanza ha fatto 54 verifiche e in 18 casi è stato necessario che le unità navali della Stazione navale lago di Como intervenissero per reprimere alcuni comportamenti illeciti, come eccesso di velocità, sci nautico senza l’utilizzo delle dotazioni di sicurezza, e intralcio alla navigazione di linea, oltre che barche trasformate in alloggi per i turisti, il tutto abusivamente, considerato che in mancanza di posti letto, anche il motoscafo può diventare un albergo.

Complessivamente nel corso dell’intera estate, tra il lago di Como, di Garda, di Iseo, Maggiore e di Lugano, le Fiamme gialle hanno fatto 413 servizi, assicurando una presenza effettiva sui laghi di 1.718 ore. Relativamente all’ambito della navigazione interna, sono stati effettuati 773 controlli di polizia lacuale, e in 248 casi sono emerse irregolarità, di cui 168 sul lago di Como, 257 sul Garda, 98 sul lago d’Iseo, 172 sul lago Maggiore e 78 sul lago di Lugano, per 273.116 euro di sanzioni. Sono, inoltre, stati eseguiti, sulle acque interne di competenza, 114 controlli di polizia demaniale, 698 controlli di polizia e sono stati svolti 6 interventi di soccorso, che hanno consentito di salvare complessivamente 16 persone. Il boom del turismo sul lago di Como, trascina con sé tante problematiche, e tra queste spicca quella degli abusivi, soprattutto per quanto riguarda i motoscafi, con conducente, per fare giri sul lago, i cosiddetti taxi d’acqua.

A fronte di un Consorzio motoscafi Lario che conta otto imprese associate - sul ramo lecchese e comasco del Lario - e quaranta motoscafi, c’è un esercito di abusivi che approfitta della grande mole di lavoro, legata agli eventi che negli anni si sono moltiplicati. Tanta domanda e di conseguenza c’è chi ha ben pensato di fare affari arrangiandosi, senza seguire le regole ma facendo trasporto abusivo.

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