La famiglia vittima della strage di Paderno era a Barni lo scorso luglio

La famiglia divenuta tristemente nota per la strage di Paderno Dugnano era a Barni per il torneo di volley del 27 e 28 luglio. Una famigliola normale, felice e piacevole, passata quasi inosservata in paese. A Barni è villeggiante da tempo la sorella di Daniela Albano, la mamma di 49 anni del diciassettenne Riccardo e una delle vittime, da lei pare siano stati ospiti i parenti a fine luglio.

A Barni Riccardo ha giocato a volley nel torneo realizzato nella piazzetta della Pro Loco a cui ha fatto seguito un pasta party. Il diciassettenne, ora nel centro di prima accoglienza del carcere minorile Beccaria dopo quanto accaduto nella villa di Paderno Dugnano, era sorridente e contento di praticare lo sport che gli piaceva.

Il fatto di cronaca accaduto tra il 31 agosto è il primo settembre è noto a tutti e da parecchi giorni riempie le pagine dei giornali, il diciassettenne Riccardo ha confessato di aver ucciso la mamma Daniela Albano di 49 anni, il padre Fabio Chiaroni di 51 anni e il fratello piccolo Lorenzo di 12 anni. La strage nella notte del festeggiamento dei 51 anni del padre di Riccardo.

Il collegamento tra la famiglia e Barni è decisamente diretto, infatti la sorella di Daniela è una villeggiante da diversi anni a Barni e pare abbia una casa in paese, casualmente i Chiaroni erano a Barni in occasione del torneo di volley.

Senza l’episodio del 31 agosto chiaramente la presenza a Barni della famigliola di quattro persone sarebbe passata decisamente inosservata.

Il vicesindaco di Barni Francesco Rusconi racconta di una voce che gira nel piccolo centro della Vallassina da diversi giorni: «Mi hanno detto della presenza di questa famiglia a Barni, l’ho saputo indirettamente da alcune persone della Pro Loco che hanno organizzato la manifestazione. Onestamente non ho ulteriori informazioni, non ho idea come mai fossero in paese».

Il presidente di CulturaBarni e storico locale Marco Fioroni precisa: «Sono a conoscenza della loro presenza ma credo siano rimasti giusto il tempo di giocare il torneo di pallavolo, da parte del figlio diciassettenne. Non ho idea nello specifico cosa facessero, credo siano venuti in paese solo appunto per la manifestazione».

La foto della famigliola, con anche la sorella, che è chiaramente più conosciuta in paese, è presente sullo spazio Facebook della Pro Loco di Barni. Una bella foto di una famiglia sorridente, nulla lascia presagire cosa sarebbe successo circa un mese dopo nella villa di Paderno Dugnano. In particolare Riccardo ha un bel sorriso e porta quella t-shirt della Puma poi più volte ritrovata nelle foto successive alla strage.

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