Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 05 Marzo 2019
La dittatura del fascismo: il libro dei partigiani da leggere nelle scuole
Sondrio, la pubblicazione ripercorre la nascita e la recrudescenza del movimento politico.
L’Anpi, l’associazione nazionale partigiani d’Italia della provincia, si erge a baluardo di una democrazia per cui tanti hanno sacrificato la loro vita, e che potrebbe essere messa a rischio senza la cultura di un passato che non va dimenticato. E lo fa attraverso il proprio impegno sociale e con una sensibilizzazione delle nuove generazioni attraverso il ricordo degli eroi di un passato non certo lontano riportando le loro vive testimonianze. L’ultima fatica letteraria “Perché essere contro il fascismo” a cura di Nella Credaro, Egidio Melè, Lori Fabbri e Aurelio Penna, intende narrare un’esperienza devastante conclusasi il 25 aprile del 1945. “Riteniamo che i giovani siano poco informati su cosa sia stata la dittatura fascista e cosa abbia prodotto in termini di violenza contro i dissidenti, di persecuzione razziale contro gli ebrei ma non solo, di guerra, tragica per gli effetti devastanti sulla popolazione civile e per le migliaia di soldati mandati a morire e comunque a soccombere su vari fronti”, ha detto Egidio Melè, presidente della sezione Anpi provinciale.
Un libretto agile, quello presentato al Bim, di facile lettura, destinato soprattutto al mondo scolastico perchè, secondo Melè, dopo la guerra si è pensato che il fascismo fosse morto per sempre ed allora si è pensato che non fosse necessario riaprire le ferite. Ma i programmi scolastici, fino a pochi anni fa, non contemplavano la storia della fascismo e della Resistenza. E ancora oggi non viene adeguatamente approfondita. La nuova pubblicazione sulla nascita e la recrudescenza ideologica del fascismo affonda le sue radici nella consapevolezza che c’è sempre un rischio dietro l’angolo di essere colpevoli di negligenza dinanzi a segnali pericolosi che potrebbero generare l’insorgere di nuovi fenomeni totalitari. “Il libretto che abbiamo realizzato è volutamente sintetico e può essere letto in meno di un’ ora - spiegano gli autori - Non ha certo la pretesa di sostituirsi ai programmi scolastici, ma può servire a chi ne abbia la volontà e la curiosità, a leggere gli avvenimenti di oggi e individuarne le analogie con il periodo che precedette l’affermazione del fascismo: i toni roboanti e liquidatori di certi uomini politici, i loro slogan, le loro ipocrisie che vengono però rivelate dalle loro alleanze politiche con partiti e movimenti dichiaratamente fascisti e dallo loro incapacità, alla prova dei fatti, a risolvere i problemi delle fasce meno abbienti della società. Deve aiutare a capire che senza democrazia, uguaglianza, solidarietà una società è destinata prima o poi a finire nella tragedia, appunto come avvenne con nazifascismo”. Il libretto ripercorre le tappe salienti di un periodo buio che, pretendendo di portare “una cultura nuova”, aveva messo in atto il suo programma di asservimento del pensiero che non ammetteva repliche. “Ancora oggi nel mondo occidentale stanno emergendo fenomeni preoccupanti di intolleranza, di razzismo e di esasperazione nazionalistica, quei sovranismi che spesso sfociano nella violenza e nella sopraffazione che sono di segni distintivi del fascismo”, spiega Melè che con l’Anpi opera in piena collaborazione con l’Istituto Storico Sondriese della Resistenza, promuovendo incontri didattici con le scuole di ogni ordine e grado, spettacoli teatrali sul tema della democrazia, della Resistenza e della Costituzione.
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