
Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 28 Ottobre 2016
La Conferenza dei sindaci sceglie Molteni
Nomina nella sanità: il primo cittadino del capoluogo ha ottenuto quasi 225mila voti, 167 i Comuni coinvolti. «Sarà un impegno molto difficile, ma dobbiamo far funzionare al meglio questa nuova complessa realtà dell’Ats».
È Alcide Molteni il nuovo presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ats della montagna, l’assemblea degli enti locali della provincia di Sondrio, della Valcamonica e dell’Alto Lario che fanno parte del territorio dell’Agenzia di tutela della salute.
Un rinnovo dell’organismo di rappresentanza che avvia un percorso in cui l’attenzione dovrà concentrarsi «sull’effettivo riconoscimento della specificità di questa realtà, che non deve restare solo formale in termini di risorse economiche» e sull’organizzazione dei servizi a livello territoriale, ha sottolineato il primo cittadino del capoluogo.
L’elezione di Molteni e del vice presidente della Conferenza, il sindaco di Cimbergo (Brescia) Gian Bettino Polonioli,è arrivata ieri pomeriggio a palazzo Muzio nel corso di una riunione organizzata dall’Ats per dare inizio al percorso del nuovo organismo di rappresentanza degli enti locali, dopo la riforma varata dalla Regione: 167 i Comuni chiamati in causa per scegliere presidente, vice e i tre componenti del consiglio di rappresentanza, tramite un sistema di voto ponderato in base al numero di abitanti.
Il risultato, 224.206 voti per Molteni, 2.534 per il sindaco di Sondalo Luigi Grassi, 25.572 bianche e una scheda nulla.
«Le tre anime di questa nuova esperienza hanno scelto il sindaco dell’unico capoluogo presente nell’ambito – ha commentato Molteni -, ritenendo corretto che fosse quello il centro di coordinamento. Sarà un impegno complesso, con 167 Comuni, ma abbiamo la necessità di far funzionare al meglio questa nuova realtà dell’Ats, estremamente complessa».
Per farlo secondo Molteni «sarà necessario ottenere con i progetti quelle risorse diverse per la montagna previste dalla delibera della Regione, perché il riconoscimento non può essere soltanto formale, visto che è acclarato che i costi sono differenti», ha sottolineato il sindaco. Altro punto, come detto, l’organizzazione sul territorio dei servizi: «L’integrazione socio-sanitaria-assistenziale va fatta – ha detto Molteni –, ma non si potrà fare spostando il bilancino sempre più verso i Comuni, sui quali nel sistema dei Piani di zona molte problematiche gravano sempre più. Su questioni come la cronicità, la disabilità, l’assistenza psichiatrica c’è bisogno di un’organizzazione del territorio diversa dalla pianura».
Sui vari temi sarà necessario l’impegno della Regione, ha rimarcato il sindaco, perché «la sperimentazione dovrà essere compresa e sostenuta».
Questioni di cui si parlerà molto nei prossimi mesi. Intanto con questo passaggio inizia un percorso importante, ha sottolineato il direttore generale dell’Ats Maria Beatrice Stasi: «Finora avevamo due Conferenze dei sindaci, più un pezzetto – ha commentato al termine dell’assemblea -, ora sono costituiti i nuovi organismi che affiancheranno l’Ats nella programmazione».
«Vogliamo essere partner dei sindaci e inaugurare una fase di lavoro comune, la scorsa settimana abbiamo presentato alla Regione il piano di organizzazione e con il rinnovo degli organismi di rappresentanza dei sindaci possiamo parlare dell’avvio della “fase due”, quella dello studio dei progetti per il territorio».
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