Cronaca / Lecco città
Martedì 18 Agosto 2015
La città “in viola”
Dopo Ferragosto
fioriscono i sacchi
Lungo i muri, sui marciapiede, ovunque. I lecchesi si arrabbiano, ma la colpa è tutta di Econord? «Servizio sospeso, però i cittadini sono stati informati»
Una bordura di sacchi addossati al muro a decorare i marciapiedi, un florilegio di spazzatura coloratissima accanto al verde delle siepi dei giardini condominiali, un tripudio di borse del supermercato imbottite di rifiuti assortiti improvvisamente sbocciate accanto ai cestini zeppi e strabordanti.
Dopo ferragosto la città si sveglia in viola tenue. Il colore die sacchi della spazzatura.
La fotografia della città, in particolare dei rioni di Castello e Santo Stefano, ieri consegnava l’immagine di una discarica non autorizzata esplosa senza controllo in ogni angolo e incrocio, fuori dalle porte, sotto i lampioni. Ovunque.
«Mi sono dimenticato di augurare buon ferragosto anche ad Econord per averci lasciato nella m... in viale Turati, via Capodistria, via Trento, via Vittorio Veneto, via Gabriele D’Annunzio, via Leopardi. Ma immagino che sia cosi in tutta la città». Esplode così nel frequentato profilo Facebook “Sei di Lecco se...” la protesta di un lecchese arrabbiatissimo che ha postato appunto le foto dello scandalo. E che il fenomeno sia stato notato e registrato dalla maggior parte dei lecchesi non è solo scontato ma documentato da una lunghissima fila di commenti.
Ma di chi è la responsabilità ? Della Econord che ha in appalto dal Comune il servizio di raccolta dei rifiuti? Sembrano pensarla così molti lecchesi che si scagliano anche contro la giunta. La Econord spiega: «La raccolta effettuata da calendario il sabato a Castello e Santo Stefano è stata anticipata a mercoledì, dal momento che sabato era ferragosto».
Colpa allora dei cittadini che non ne hanno tenuto conto e con poco senso civico si sono attenuti all’abitudine del sabato, o colpa di un’informazione così poco efficace da non arrivare ai destinatari?
«Da capitolato - spiegano a Econord - noi siamo tenuti a comunicare a Silea venti giorni prima della festività la sospensione del servizio. Che viene poi resa nota sul sito del Comune e tramite la stampa».
Una risposta che rilancia la rabbia dei cittadini: «E secondo voi noi dobbiamo tenere sempre d’occhio il sito del comune?», protesta un cittadino su Fb a chi appunto gli fa notare che il modo di sapere come e quando si ritirano i rifiuti c’è, basta volerlo.
Ma anche Econord concorda sulla scarsa efficacia della comunicazione: «Forse sarebbe più utile un volantinaggio». E forse sarebbe anche importante una maggiore partecipazione attiva della gente . È la tesi di una minoranza di lecchesi che riconoscono il concorso di colpa. Come Leonardo Rignanese : «Mia madre non lo sapeva che anticipavano la raccolta, ma quando se ne è accorta ha preso il suo sacco e l’ha riportato a casa. Anche il cittadino deve imparare a tenere pulito».
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