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Mercoledì 23 Gennaio 2013
La Cisl affronta il congresso
Meno dirigenti e più in fabbrica
Mirko Dolzadelli, segretario della confederazione, lancia la riforma: "Se da una parte abbiamo mantenuto l'attuale struttura territoriale, dall'altra c'è l'esigenza di mettere in atto una forte spending review basata sull'accorpamento di diverse categorie"
Sondrio - La Cisl va a congresso e punta su un sindacato di giovani. Ieri l'organizzazione di via Bonfadini ha presentato la fase congressuale che inizierà venerdì e si concluderà l'8 marzo.
Mirko Dolzadelli, segretario della confederazione da metà ottobre, ha spiegato che il congresso segnerà un punto di svolta sotto vari aspetti. «Se da una parte abbiamo mantenuto l'attuale struttura territoriale, dall'altra c'è l'esigenza di mettere in atto una forte spending review basata sull'accorpamento di diverse categorie. Dobbiamo passare da tredici a sei-sette. Si apre una fase di razionalizzazione - ha spiegato Dolzadelli - che vuole vedere la diminuzione drastica del numero dei dirigenti in funzione di un crescente numero di delegati impegnati sui luoghi di lavoro. Avremo meno dirigenti e più sindacalisti».
Una fase nuova, insomma. E vista la complessità di questa fase «aumenta l'esigenza di un sindacato presente in tutti i luoghi di lavoro, capace di risolvere le problematiche.
La nostra azione - spiega Dolzadelli - dovrà essere segnata sempre di più da sobrietà, trasparenza e professionalità: non possiamo accusare la politica di inefficienza, se non siamo noi i primi a cambiare». Dolzadelli, che dopo anni di attività con gli edili e i meccanici ha preso il posto di Daniele Tavasci alla guida dell'organizzazione, punta sui giovani anche nelle categorie.
«Ci sarà una profonda revisione del nostro gruppo dirigente. Verranno eletti delegati e nuovi segretari generali molto giovani, per arrivare a un netto cambio generazionale.
<+tondo>Per capire le esigenze di coloro che soffrono bisogna essere dentro la società e i giovani devono trovare una forte rappresentanza nella Cisl».
Le proposte
Il congresso non sarà dedicato solo alle problematiche interne. L'obiettivo di Dolzadelli e colleghi è trasferire all'esterno - e quindi alle forze sociali e politiche, alle istituzioni e alle associazioni - idee e azioni che possano rilanciare idee di sviluppo sostenibile in Valtellina e Valchiavenna.
Lo slogan del congresso è "La nuova fabbrica è il territorio". «Abbiamo voluto allargare il concetto di fabbrica a tutto il territorio, perché è la risorsa principale, il luogo delle relazioni e della comunità, quello dove possiamo ricostruire un progetto di sviluppo sostenibile e con piccoli interventi diffusi. Oggi è finita l'epoca della grossa industria che veniva da noi, pensare ad aziende che risalgano in Valtellina come i salmoni è anacronistico».
La Cisl punta su un sindacato capace di superare la dimensione di difesa e tutela.
«Non vogliamo abbandonare questo ruolo, ma dobbiamo puntare anche su una forte azione di promotore di azioni di sviluppo, in sinergia con le altre organizzazioni sindacali e datoriali. Vogliamo discutere in modo aperto di produttività, flessibilità, etica e riconversione del sistema produttivo».
I temi per la discussione non mancano. «L'elenco è lungo. La filiera bosco legno, l'energia, il recupero dei vecchi nuclei, casa clima, la filiera corta per il sistema agroalimentare e il comparto turistico libero da mega-progetti. Un altro argomento centrale è il welfare locale».
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