Cronaca / Lecco città
Domenica 12 Febbraio 2017
La ciclabile da Lecco ad Abbadia
Un futuro da decidere a Roma
Il presidente della Provincia Polano incontra Delrio, tema principale il cavalcavia di Annone, ma si parlerà anche della “pista”
Il futuro della pista ciclabile da Lecco ad Abbadia sarà uno degli argomenti trattati martedì, nell’ambito dell’incontro tra i vertici nazionali di Anas, il ministro alle infrastrutture Graziano Delrio, e l’Amministrazione provinciale. Trasferta romana per il presidente di villa Locatelli Flavio Polano, che sarà accompagnato da alcuni sindaci del territorio, e dal consigliere provinciale delegato ai lavori pubblici Mauro Galbusera.
Argomento principe sarà il crollo del cavalcavia di Annone del 28 ottobre. I sindaci del territorio chiedono risposte, in particolare se e quando verrà realizzato un nuovo manufatto.
Altro capitolo quello legato alla ciclabile con il cantiere chiuso per l’ennesima volta. Anas dovrà dire se intende portare avanti l’opera, e come.
Al centro del discorso c’è una variante al progetto dovuta ad un problema nella realizzazione dei piloni, che dovranno sostenere la passerella. I conteggi del progetto iniziale prevedevano una profondità del lago inferiore a quella reale.
Difformità di cui l’Anas è a conoscenza da anni, tanto da aver dato il via ad una variante progettuale, che però non ha ancora ottenuto il via libera dalla stessa Anas. Il rischio è che l’opera resti incompiuta in attesa di una riprogettazione complessiva e di un nuovo appalto. Ipotesi che porterebbe ad un fermo per anni.
Quattro chilometri di tracciato, dalle Caviate di Lecco all’ingresso di Abbadia.
Percorso diviso in due tratti: il primo dalle Caviate a Pradello è già quasi completato, in quanto per realizzarlo è bastato restringere la carreggiata della strada, realizzando il percorso. Il secondo tratto, da Pradello alla spiaggia sotto il complesso residenziale Bolis di Abbadia, prevede un tracciato in buona parte a sbalzo sul lago, con una passerella agganciata alla strada statale 36, sostenuta da piloni.
Il costo è di 12 milioni di euro di cui 8 milioni di opere, e il resto è relativo a spese accessorie come l’Iva.
Il progetto però non è più conforme, e senza il nulla osta alla variante non si procede. Variante di progetto che richiederà anche una revisione dei costi, con il rischio che Anas non finanzi la somma aggiuntiva, visto che si stanno facendo opere di maggiore priorità, come un nuovo cavalcavia ad Annone.
Una lunga storia quella della ciclabile che si trascina da otto anni, nel 2009 Anas pubblica il bando d’asta per l’appalto dei lavori. Conclusa la verifica, ad aprile 2010 l’appalto viene aggiudicato al consorzio stabile Aedars di Roma per l’importo netto di 7.683.705,98 euro. Consorzio finito in una serie di vicissitudini giudiziarie.
A dicembre del 2015 Anas sigla un nuovo affidamento dei lavori a “Rete costruzioni srl”. Dopo qualche mese di lavoro il cantiere è ora chiuso, e potrebbe anche non riaprire per molto tempo.
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