Cronaca / Lecco città
Giovedì 05 Novembre 2015
La carta di credito?
I baristi: «No grazie
Commissioni onerose: non le accettano per importi bassi Ma chi lavora con i turisti stranieri è più disponibile. «Si cerca di negoziare con le banche, poi ci si adatta»
Rappresentano un peso consistente nel bilancio di qualsiasi attività commerciale, ma per quanto riguarda i pubblici esercizi lo sono sicuramente di più. Le commissioni bancarie relative all’utilizzo del bancomat e, soprattutto, della carta di credito, sono quasi unanimemente detestate dagli esercenti del territorio lecchese, al punto che diversi di loro hanno deciso di non dotarsi del Pos. Ma c’è anche chi, a fronte di una consumazione di pochi spiccioli, rifiuta il pagamento con la moneta elettronica. Certo, a fare da contraltare c’è anche chi accetta il saldo di un singolo caffè con la carta di credito, praticamente azzerando tutto il proprio guadagno, ma si tratta probabilmente di una mosca bianca.
Certamente, le convenzioni sono soggettive e variano da un barista all’altro: ciascuna banca è in grado di offrire condizioni differenti e lo stesso vale per le carte di credito (American Express è tra le più esclusive e quindi più costose di altri circuiti, quali ad esempio Visa e Mastercard). Se in media la commissione bancomat si attesta attorno all’1-1,5% (ma c’è anche chi strappa un ottimo 0,5%), con la carta di credito si arriva ben più in alto, attorno al 4% (ma anche qui si riescono a ottenere condizioni molto più favorevoli). Oneroso anche il Pos, nelle soluzioni che ne prevedono il noleggio: si arriva fino a una decina di euro al mese.
«Per legge – ha spiegato Marco Caterisano, titolare del Caffè e presidente di Fipe Confcommercio -, gli acquisti sopra i 30 euro devono poter essere pagati con moneta elettronica, mentre al di sotto è discrezionale. Noi abbiamo scelto di abbassare questo tetto a 15 euro per le carte di credito, mentre accettiamo il bancomat per qualsiasi cifra, anche se ovviamente non facciamo salti di gioia perché questo riduce il nostro guadagno in modo sensibile».
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