Cronaca / Lecco città
Giovedì 30 Ottobre 2014
La bufera sulla Sanità lecchese
Il 118: «Fiducia ai nostri medici»
Il direttore generale di Areu, Zoli, certo della correttezza di Guido Villa e Barbara Lavelli: «Alla fine dell’inchiesta emergerà la loro estraneità ai reati che sono contestati»
«Per quanto riguarda Areu non ci sono novità rispetto a due anni fa, si tratta della stessa indagine: ribadisco la fiducia piena nei nostri medici Guido Villa e Barbara Lavelli e sono certo che la correttezza del loro operato verrà confermata alla fine dell’inchiesta».
Il direttore generale di Areu Alberto Zoli, all’indomani della pubblicazione della notizia degli avvisi di garanzia notificati a dodici medici per tre diverse indagini, conferma la sua fiducia per quanto riguarda i dirigenti di Areu, Guido Villa, responsabile del 118 di Lecco ai tempi dei fatti contestati e Barbara Lavelli, suo successore e attuale responsabile medico dell’Aat (Articolazione aziendale territoriale) di Lecco.
«Fermo restando il massimo rispetto da parte nostra per il lavoro della magistratura, mi sembra anche giusto ricordare che un avviso di garanzia non è un’anticipazione di una futura condanna, anzi, è una forma di tutela dell’indagato. Le indagini sono ancora in corso e credo che, allo stato attuale, sia giusto fermarsi senza ulteriori considerazioni».
Le tre indagini dalle quali sono scaturiti i dodici avvisi di garanzia riguardano i turni del 118, un concorso per l’assunzione di medici al presidio riabilitativo Umberto I di Bellano e gli orari di una serie di medici, dai quali ha preso il via l’operazione che gli inquirenti della Digos di Lecco hanno denominato “Stachanov”. Oltre a Villa e Lavelli, nell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Paolo Del Grosso figurano anche il dottor Arnaldo Bombaglio, il medico che seguiva l’affidamento dei turni, Giorgio Falbo , in passato medico della centrale operativa di Lecco e la dottoressa Francesca Criscuolo per le turnazioni svolte durante la sua attività di medico del 118 (con loro sono stati destinatari di avvisi di garanzia anche altri sette medici lecchesi).
I servizi su La Provincia di Lecco di giovedì 30 ottobre 2014
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