Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 04 Novembre 2016
La banda larga non è più un miraggio
Trussoni: «Coperto il 70% della città»
Il vicesindaco di Chiavenna rassicura: «Connessione veloce fino a 100 mega». I costi? «I contratti saranno di poco superiori all’Adsl»
«Sino ad ora è stato coperto il 70% del territorio previsto. Contiamo di completare l’intervento nelle prossime settimane». I cantieri sono ben visibili in molte parti della città. Segno che ormai il progetto è in fase avanzata. L’attesa per l’arrivo della fibra ottica in città è questione di poco. La conferma arriva direttamente dal vicesindaco e assessore ai lavori pubblici del comune chiavennasco Davide Trussoni: «Se non ci saranno ostacoli imprevisti, l’obiettivo è essere pronti entro la fine dell’anno. Per quella data dovremo essere in grado di consentire ai gestori di aprire i primi contratti con i clienti».
Il progetto di sviluppo della rete Ngan Banda Larga nato dalla collaborazione tra Tim/Telecom Italia Spa e comune di Chiavenna risale all’inizio dell’anno. Sfruttando il fatto che la città già da molti anni è dotata degli armadi, 14 quelli esistenti sul territorio comunale, e delle tubature sotterranee per ospitare i cavi. Opere già realizzate ai tempi della posa delle condotte del metano in città. L’obiettivo della banda ultralarga (l’acronimo Ngan significa Next Generation Access Network), servirà a colmare il gap tecnologico che ancora divide Chiavenna, ma lo stesso vale per il resto della valle, dalle realtà dove la fibra è già realtà da anni. Per gli utenti il disagio sarà minimo. Non ci sarà bisogno di scavare o effettuare altri lavori, visto che la fibra nel tratto finale si “aggancerà” al doppino in rame.
Per quanto riguarda i costi, ovviamente, sarà il libero mercato a decidere anche se di solito le offerte tra i vari gestori tendono a livellarsi tra loro: «Secondo le informazioni in nostro possesso – conclude Trussoni - il costo rispetto alla normale Adsl sarà di poco superiore». Se attualmente un canone bimestrale viaggia attorno a 40-45 euro, insomma, non si dovrebbe comunque andare oltre quota 50.
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