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Lunedì 27 Maggio 2013
Kino Maraffio presenta
il cd "Artista di crotto"
"Kino" è un testimonial speciale per l'Anmil, l'associazione dei lavoratori mutilati e invalidi, visto che rappresenta un chiaro esempio di voglia di non arrendersi. Dopo l'incidente sul lavoro di ventun anni fa non può più camminare, ma non ha rinunciato allo sci - sia come atleta, sia come istruttore di monosci - e alla musica
"Kino" è un testimonial speciale per l'Anmil, l'associazione dei lavoratori mutilati e invalidi, visto che rappresenta un chiaro esempio di voglia di non arrendersi. Dopo l'incidente sul lavoro di ventun anni fa non può più camminare, ma non ha rinunciato allo sci - sia come atleta, sia come istruttore di monosci - e alla musica.
«Nei testi che ho scritto ho voluto cantare i miei desideri, i miei luoghi e le persone alle quali ho voluto e voglio bene - racconta mentre parte con il primo accordo alla chitarra -. Ci sono pezzi in italiano e in dialetto di Villa, a testimonianza dell'affetto per il mio paese. Voglio ricordare due amici che non ci sono più. Il primo è Stefano Ghiggi, autore del dizionario di dialetto di Villa di Chiavenna, per la preziosa collaborazione nella stesura dei testi. E naturalmente non poteva mancare l'amico musicista Max Gini: il brano "Max" è tutto per lui».
Il pezzo che dà il nome al disco, "Artista di crotto", è un autoritratto dell'autore in musica. Un bel brano che descrive il "re" del piccolo crotto di Posmotta, luogo di scambio d'esperienze e d'amicizia. Nei primi giorni il disco ha raccolto gli applausi di molte persone: mille copie sono già andate esaurite. La prima fan è senza dubbio Cristina Malgesini, la madre di Maraffio. La presentazione del disco è stata uno dei momenti della ventitreeseima Giornata regionale dedicata alle vittime degli incidenti sul lavoro promossa dall'Anmil domenica mattina a Sondrio.
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