Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 28 Aprile 2014
Jazz, arte e storia:
il Posta in abito di gala
Il Gran Hotel venerdì sera ha aperto i battenti alla cittadinanza e la risposta è stata notevole - È stato possibile visitare le stanze, la stua, e ammirare le opere d’arte conservate nell’edificio
Quando si ha una bella casa, aprirla agli ospiti è un gesto di cortesia; ma quando le mura di casa propria sono quelle di uno degli edifici più carichi di significato storico e valore architettonico di un’intera città, e per di più ospita tra le proprie pareti opere d’arte di livello internazionale, rendere questo patrimonio accessibile a tutti diventa quasi un dovere.
Per questo la festa promozionale organizzata dalla nuova gestione del Grand Hotel della Posta che venerdì sera ha aperto gli interni del più prestigioso albergo sondriese all’incontro con la cittadinanza è suonato contemporaneamente come ottima idea e come atto dovuto.
Quasi una dichiarazione d’intenti già a partire dal nome dell’evento, il “Posta&the City” newyorkesianamente allestito dai nuovi titolari della struttura ricettiva, desiderosi di incontrare la cittadinanza per mettere in vetrina le – non poche – attrattive di un edificio di proprietà della Credito Valtellinese dal 1947 ma affacciato sulla piazza principale di Sondrio dal 1862, anno di chiusura dei lavori voluti dal primo storico proprietario Francesco Foianini: e la City ha risposto bene all’invito.
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