«Io, medico del mondo
Sul National Geographic»

Canzo Il dottor Aldo Lo Curto ha girato trenta Paesi come volontario «Dove vado raccolgo cimeli, ho 350 pezzi e li esporrò a Villa Meda»

Un canzese sul National Geographic, ma soprattutto un canzese impegnato a salvare vite in trenta paesi del mondo e pronto a regalare una mostra permanente di 350 oggetti di questi luoghi lontani e non facilmente raggiungibili alla sua Canzo.

Aldo Lo Curto a Canzo e non solo lo conoscono bene grazie al suo impegno come medico volontario tra Africa e Sud America; 69 anni, fra poco in pensione sta già pensando cosa fare dopo l’impegno come medico di base.

«Il National Geographic mi ha contattato ad aprile per l’intervista che si legge nel numero in edicola. Doveva uscire già a maggio, poi mentre ero in Mongolia qualche settimana fa mi hanno informato dell’uscita – spiega Lo Curto - Sono rimasto in contatto con il giornalista e non mi dispiacerebbe riuscisse a seguire uno di questi miei viaggi».

A Canzo però fervono i preparativi per una interessante novità: «Dai paesi che ho visitato ho sempre raccolto alcuni oggetti della cultura locale. Alcuni sono esposti in Svizzera, in Quebec e al Mudec di Milano (il museo delle culture). A casa ho però tantissimi altri oggetti e stiamo allestendo una mostra di 350 pezzi a Villa Meda. C’è già l’accordo con il Comune per utilizzare la sala Roscio. Della realizzazione degli spazi si occupa l’architetto Giordano Riva. Credo che la mostra possa essere inaugurata entro l’anno o a inizio 2019 al più tardi».

medico riconosciuto dal 1990, negli altri paesi si lavora sempre con maggiori difficoltà».

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