Editoriali / Valsassina
Martedì 08 Ottobre 2013
Introbio, il Parco del Pizzo?
Tutela meglio l’”oro blu”
Tra i vantaggi del Plis, il Parco locale di interesse sovraccomunale, c’è una migliore gestione del territorio e una difesa più efficace dell’acqua. In forse il nuovo acquedotto della Norda
INTROBIO
Quali vantaggi potrebbe portare al territorio il Plis (Parco locale di interesse sovraccomunale) del Pizzo Tre Signori la cui istituzione è proposta da un comitato di tre introbiesi?
Una migliore gestione del territorio, o meglio dei vincoli posti da Regione e Provincia che già ci sono.
Ci fosse stato oggi, avrebbe dato una mano nel preservare dallo sfruttamento ad uso idroelettrico contro il quale c’è persino il ricorso del comune di Introbio al Tribunale superiore delle acque di Roma per una delle centrali del torrente Troggia.
Introbio possiede l’oro blu della val Biandino, l’acqua del lago di Sasso che è sfruttata dalla Norda e, più a valle, è in predicato di alimentare una centrale mini hydro.
Ecco che il Comune avrebbe un punto a favore in più da far valere nella sua battaglia da armi impari contro gli interessi, se pur legittimati dalle leggi vigenti, dei privati.
Altri vincoli già presenti e da gestire sono posti dal Piano territoriale di coordinamento provinciale che nel 2011 ha identificato i tre geositi del territorio: le cascate del torrente Troggia e dello Sprizzottolo e la bocchetta di Biandino.
Il lago di Sasso così come il vicino lago di Inferno sono tutelati da una fascia di rispetto di 300 metri che si estende tutto attorno ai loro perimetri.
La Norda ha in progetto di fare un nuovo acquedotto per portare allo stabilimento di Primaluna l’acqua del lago di Sasso.
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