Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 16 Ottobre 2018
Innovazione filiera agroalimentare
Al via il corso per i primi 22 tecnici
Buglio in Monte, i ragazzi al bresaolificio Del Zoppo, prima tappa di un lungo percorso. Il presidente Moro: «Le aziende per crescere ed essere competitive hanno bisogno di voi»
Suona la prima campanella per il corso “Its Tecnico Superiore” specializzato nell’innovazione della filiera agroalimentare, nel controllo qualità e nella gestione della produzione. Il corso, che si terrà all’Istituto tecnico agrario (Itas) G. Piazzi di Sondrio, conta 22 iscritti alla prima annualità formativa, di cui 20 provenienti dalla provincia di Sondrio e due da quella di Lecco.
Ieri pomeriggio gli studenti si sono dati appuntamento all’azienda Bresaole Del Zoppo di Buglio in Monte dove, dopo la presentazione generale, hanno potuto toccare con mano, durante la visita guidata, i processi produttivi all’interno dell’importante azienda locale, meta costante di visite, come è successo in questi giorni ad esempio, con il principe degli Emirati Arabi. Una giornata quella di ieri che ha evidenziato da subito lo stretto legame con il sistema delle imprese. L’iniziativa nasce infatti per dare risposta alle esigenze in termini di competenze professionali evidenziate dalle aziende del settore, offrendo ai giovani , l’opportunità di inserirsi in un percorso di crescita con prospettive di occupazione per il futuro.
«Oggi possiamo essere molto soddisfatti – ha sottolineato Franco Moro, presidente di Bresaole Del Zoppo e presidente della Fondazione ITS per l’Innovazione del Sistema Agroalimentare - perché gli sforzi che tutti gli attori coinvolti hanno messo in campo sono premiati dalle adesioni ricevute da parte degli studenti e dall’avvio del corso. Non abbiamo mai avuto dubbi che avremmo raggiunto questo primo traguardo, che è solo una partenza. Tuttavia, il risultato è comunque importante: oggi parte la prima edizione di un percorso che siamo sicuri genererà crescita per gli studenti coinvolti e per le imprese, che per svilupparsi ed essere competitive hanno bisogno di giovani preparati».
Presenti alla giornata oltre Moro anche i membri della giunta della fondazione cioè Marco Bonat (segretario generale della Camera di Commercio di Sondrio), Maurizio Gianola (già dirigente scolastico dell’ITAS G. Piazzi di Sondrio), Stefania Palma (responsabile delle risorse umane di Confindustria Lecco e Sondrio) e Claudio D’Agata ( assessore del Comune di Morbegno).
Il percorso biennale post-diploma di alta specializzazione, che rilascia un titolo di studi riconosciuto in tutta l’Unione europea, propone 800 ore di formazione on the job sulle 2.000 complessive nei due anni, mentre più della metà dei docenti proviene dal mondo del lavoro.
«Il corso - ha detto Gianola - vuole investire proprio su voi ragazzi, perché si basa sulla fiducia che l’azienda ripone in voi che avete la possibilità di apprendere un mestiere che non è solamente manuale, ma che si basa anche sulla creatività e la progettualità».
Le ore di formazione in aula sono organizzate in moduli: trasversali, tecnologie di base e tecnico-professionali. «È proprio questo il punto di forza insieme alla disponibilità delle aziende a coinvolgere il personale per le ore di docenza ed a ospitare visite aziendali e tirocini», ha concluso Moro.
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