Basket / Oggiono e Brianza
Mercoledì 22 Dicembre 2021
Infortunio ed effetto pandemia
Jackson saluta la Limonta
Ingaggiata a luglio, nell’ultimo mese solo quattro punti in serie A1. La società: «Ha deciso di tornare a casa negli Usa, non ci siamo opposti».
Dopo Susanna Toffali anche Jessica Jackson lascia la Limonta. Messa sotto contratto a luglio, dopo l’esperienza con la formazione greca dell’OA Chania, l’ala/pivot classe ’95 ha giocato 11 gare in maglia biancorossa con una media di 10,9 punti a partita. Dopo un buon avvio, Jackson ha avuto un calo verticale nell’ultimo mese, con soli quattro punti a segno in tre gare giocate. Il riacutizzarsi di un infortunio al ginocchio e i problemi legati alle restrizioni Covid hanno spinto la statunitense a chiedere di tornare a casa.
«Abbiamo provato in tutti i modi - spiega il direttore generale Fabrizio Ranieri - Lei si è impegnata a fondo, fino a quando ha retto a livello di testa. Noi le abbiamo diminuito il carico di lavoro, l’abbiamo fatta curare da osteopati, preparatori atletici, fisioterapisti e ortopedici. Nessuna terapia ha funzionato, neppure le infiltrazioni di acido ialuronico. Purtroppo, il fatto che da una parte si sentisse una reclusa per le restrizioni pandemiche, e dall’altra il problema fisico legato alla cartilagine del ginocchio ormai degenerata, hanno portato Jessica a decidere di chiudere il rapporto. Ci ha chiesto di tornare a casa dai suoi cari e non ci siamo opposti. Non possiamo obbligare una persona a restare qui, se vuole andare via».
Il Costa è ora ufficialmente alla ricerca di un nuovo innesto. Sono tre i posti rimasti vacanti nel roster costruito quest’estate. Oltre a Jackson e Toffoli (che ha scelto di tornare in A2 al San Gabriele Milano), il Costa ha perso anche Laura Toffali . Guardia classe 2003, ha chiesto di giocare solo nel settore giovanile. «Abbiamo accolto la sua scelta di giocare solo nella nostra formazione Under 19 - conferma Ranieri - Ha chiesto di scendere di livello per trovare più sicurezze. Essendo per lei l’anno della maturità, ha preferito scegliere di giocare vicino a casa».
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