Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 20 Novembre 2013
Incorda racchette
da ventiquattro anni
Ora, però, la grande passione e professionalità di Adriana Moretti ha raggiunto il culmine grazie al superamento del test dell’associazione Ersa (European raquet stringers association) che le ha permesso di diventare “Pro Tour Stringer”
Nella sua “Bottega del tennis” in via Quaranta a Milano ha incordato 48mila racchette in 24 anni: praticamente sei al giorno per giocatori di ogni età e qualità”: dai bambini che iniziano i loro corsi di tennis, a uomini e donne che giocano nel weekend per hobby e per fare un po’ di attività fisica dopo una settimana di lavoro, fino ai ragazzi e ragazze che provano a iniziare la loro carriera nei tornei giovanili in giro per l’Italia.
Ora, però, la grande passione e professionalità di Adriana Moretti ha raggiunto il culmine grazie al superamento del test dell’associazione Ersa (European raquet stringers association) che le ha permesso di diventare “Pro Tour Stringer”. Questa qualifica permetterà alla donna valtellinese, nata a Sondrio e originaria di Poggiridenti, di poter incordare le racchette dei più grandi campioni del circuito professionistico di tennis (Atp a livello maschile e Wta a livello femminile) nei principali tornei del calendario mondiale tra cui Wimbledon, Roland Garros, Us Open e Australian Open per citare solo le quattro prove del grande Slam. «Nell’esame - racconta Adriana Moretti - ho dovuto incordare in un’ora tre racchette che una volta pronte risultassero perfette da un punto di vista della tensione».
Il lavoro di Adriana Moretti proprio all’esame è stato valutato dal tedesco Mark Maslowski, uno dei più bravi incorda tori del mondo e veterano dei tornei dello Slam. E, una volta che Maslowski ha dato il suo responso positivo, la soddisfazione per Adriana Moretti è stata doppia, visto che alla gioia per il raggiungimento di questo importante traguardo si è aggiunto l’orgoglio di essere stata la prima donna al mondo ad aver ottenuto la qualifica di Pro Tour Stringer.
E, in un certo senso, Adriana Moretti ha aperto una strada ed è stata d’ispirazione per altre due donne, che lavorano rispettivamente in Brasile e Olanda, capaci di ottenere l’abilitazione Pts proprio dopo l’incordatrice di origine valtellinese.
Anche se ha ottenuto la qualifica di Pro Tour Stringer Adriana Moretti almeno per il momento non lascerà il suo negozio di Milano per andare in giro per il mondo. A godersi questo privilegio sarà in questi mesi suo marito Marco: «Anche lui - spiega la Moretti - è diventato incordatore Pro Tour Stringer. Abbiamo deciso che il prossimo anno in giro per tornei andrà lui: sarà agli internazionali d’Italia di Roma in primavera e in altri tornei. Io starò qui in negozio a incordare per i nostri campioni, che durante la settimana fanno gli impiegati o le mamme».
E non si tratta solo di questo: rimanendo a lavorare a Milano Adriana Moretti potrà tornare spesso anche in Valtellina, come ama fare sia per andare a trovare i parenti rimasti in valle, sia per respirare un po’ di sana aria di montagna e fuggire dal caos e dai ritmi frenetici della metropoli meneghina.
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